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Newsletter Sistema Puglia Num. 62 di Ottobre 2008

SMEC, il modello di gestione dell'ENEA per le PMI del settore agroalimentare

 Le piccole e medie imprese in Italia costituiscono la realtà più diffusa, ma anche più problematica. Le loro specificità sono determinate da un minor controllo, che deve essere compensato da maggiori livelli di collaborazione tra le singole parti; maggiori difficoltà nell'instaurare tra i membri alti livelli di integrazione, che comportano sforzi e costi aggiuntivi e non possono essere imposti per l'assenza di una regia centrale di management; più difficile accesso alle risorse finanziarie necessarie per attuare progetti di miglioramento e aggiornamento tecnologico; minor garanzia di coerenza tra le specifiche di qualità degli output delle varie imprese membri; minor livello di condivisione dell'informazione per la mancanza di una cabina di regia che raccolga, selezioni e distribuisca le informazioni.
Il modello di gestione SMEC, realizzato dall'ENEA, punta a risolvere queste problematiche, sostituendo al tradizionale rapporto cliente-fornitore, tra le imprese membri, un rapporto di partnership che garantisca alti livelli di collaborazione tra le stesse imprese. Due sono i pilastri che sorreggono tutto il progetto, imprescindibili l'uno dall'altro: l'unità di intenti e unità di azione, alle quali si arriva con la definizione di un piano strategico per tutta la catena.
Il modello SMEC mette insieme regole di collaborazione tradotte in processi, che affrontano i nodi del coordinamento di ciascuna catena di produzione e distribuzione, riassumibili in sette punti principali:
  • contratti di fornitura tra le imprese della catena, con forme innovative che puntano a massimizzare l'offerta di mercato e, quindi, gli introiti della catena;
  • condivisione dell'informazione con regole che assicurano la congruenza dei processi produttivi dei vari membri;
  • ottimizzazione della distribuzione delle attività tra i membri della catena, per minimizzare costi operativi e tempi di consegna delle merci;
  • gestione unificata delle scorte delle imprese membri, per ridurne il livello medio ed i relativi costi;
  • allineamento delle caratteristiche che contribuiscono a determinare il livello di qualità complessiva del prodotto, compreso il contenimento dell'impatto ambientale, in un'ottica di sviluppo sostenibile;
  • introduzione delle innovazioni tecnologiche nella catena, con forme di finanziamento che mirano ad accelerare l'adozione delle nuove tecnologie;
  • definizione di un piano strategico, valido per tutta la catena e costruito con la collaborazione di tutti i membri, che ne devono condividere gli obiettivi ed in questi ultimi si riconoscono come insieme compatto.
Questo modello, presentato al Parlamento Europeo, ha raccolto l'interesse della Commissione, che ha sollecitato a presentare una proposta di sperimentazione per il VII Programma Quadro.

Estratto dall'intervista a Roberto Tononi

In cosa consiste la vostra ricerca?
"Insieme ad istituti come il Mit di Boston, l'Harvard Business School, l'E-Business Management School dell'Università di Lecce, il Politecnico di Milano, abbiamo messo a punto dei metodi di "coordinamento decentralizzato", vale a dire regole di collaborazione tra le imprese della catena, configurate in maniera tale da allinearne i singoli interessi. Il principale obiettivo infatti è proprio quello di massimizzare gli interessi dell'intera catena, passando dalle quote di mercato per arrivare ai profitti."

Quali sono gli obiettivi?
"Raccogliere e armonizzare in un unico sistema di gestione, le specifiche soluzioni proposte dai vari studi già condotti, in modo da fornire alle imprese un vero e proprio modello di gestione da utilizzare come insieme di linee guida per il coordinamento delle catene. Il tutto in un'ottica concreta e quindi fornendo soluzioni per gli specifici problemi delle PMI.           
Sito di riferimento: http://biotec.casaccia.enea.it/agropro.asp
Pubblicato nella pagina: Sistema Puglia - home

Data Pubblicazione sul portale: 22 Ottobre 2008
Fonte: Ente per le Nuove tecnologie, l'Energia e l'Ambiente
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Ricerca e Innovazione Tecnologica
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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