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Newsletter Sistema Puglia Num. 62 di Ottobre 2008

A Pisa nasce il Centro Ricerche di Igiene del Lavoro

 Morti bianche e infortuni sul lavoro sono purtroppo un motivo ricorrente nell'informazione di massa: lavoro nero, sottostima dei reali rischi, carenza di prevenzione e controlli, fanno sì che spesso l'attività lavorativa si trasformi in una minaccia per l'incolumità o la vita stessa. Agli eventi più gravi è stata rivolta grande attenzione dai media, creando una maggiore consapevolezza nel pubblico e stimolando sempre più azioni da parte delle istituzioni, con un calo significativo degli episodi mortali. Tuttavia, oltre agli infortuni, evidenti e chiaramente correlati al lavoro, esiste una grande quantità di malattie professionali o per le quali il lavoro rappresenta un fattore di rischio, anche se non l'unica causa, che si vedono soltanto nelle indagini epidemiologiche e nei dati: "un esercito invisibile di persone per la quali il lavoro è stato causa di malattia, spesso cronica, invalidante o mortale".

Dal rapporto annuale dell'INAIL per il 2007 (luglio 2008) le notifiche di malattie professionali o correlate al lavoro sono in aumento (+7%) rispetto al 2007 e comunque questi casi non sono che la punta evidente di un iceberg che si stima dieci volte più grande, ma che sfugge alle statistiche perché spesso le notifiche non avvengono o la relazione causa effetto è difficile da dimostrare. Questo fenomeno è particolarmente evidente per i tumori professionali, anch'essi comunque in aumento, con oltre 1700 denunce nel 2007. Se si considera che, in Italia il 4-5% dei tumori avrebbe un'origine professionale, tali cifre dovrebbero essere ben più alte. Ancora più sfuggenti sono le malattie infettive che, se si esclude il settore sanitario, passano del tutto inosservate.

Per fronteggiare questi pericoli è necessario aumentarne la conoscenza, sviluppare metodologie innovative di analisi e protezione e attuare programmi di comunicazione del rischio per promuovere la consapevolezza individuale e collettiva. Uno sforzo che richiede il coinvolgimento di esperti in varie discipline e la collaborazione degli enti di ricerca e formazione con le istituzioni legislative e di controllo. Così è nata una cooperazione fra Università di Pisa, ISPESL e Regione Toscana per la costituzione a Pisa di un Centro di Ricerche di Igiene del Lavoro (CRIL), che affronti i problemi del rischio chimico e biologico, attraverso studi e ricerche che integrino varie discipline operanti nell'ambito dell'Igiene del Lavoro.           
Sito di riferimento: http://www.ispesl.it
Pubblicato nella pagina: Sistema Puglia - home

Data Pubblicazione sul portale: 20 Ottobre 2008
Fonte: Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Lavoro e Formazione
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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