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Newsletter Sistema Puglia Num. 56 di Settembre 2008

Commercio estero, Urso: "Made in Italy cambia rotta, boom nei nuovi mercati: +9%"

 "Il made in Italy conquista sempre di più le nuove rotte commerciali con crescite record in Russia (+27,5%), paesi OPEC (+19,1%), Turchia (+18,%) e paesi dell'ex Jugoslavia (+24%). Dati che confermano che il nostro export soffre nei mercati interni, a partire da quello europeo, a causa della crisi economica e dei consumi, ma resta più che mai competitivo verso i nuovi mercati ricchi che chiedono sempre di più il prodotto italiano". È quanto afferma Adolfo Urso, sottosegretario allo Sviluppo Economico con delega al Commercio Estero, commentando i dati diffusi oggi dall'Istat. "I mercati extraeuropei sono più dinamici" prosegue "e meno esposti alla crisi economica internazionale scatenata dalla bufera dei mutui subprime americani e dai rincari del petrolio. Tutto questo ha permesso al made in Italy di crescere nei primi sette mesi dell'anno verso i paesi extra Ue del 9%".

I risultati dell'export italiano verso i Paesi extra UE avrebbero potuto essere più positivi se il rallentamento economico in atto negli USA e in Giappone, oltre che lo sfavorevole rapporto di cambio dell'euro con le valute di detti Paesi, non avesse penalizzato le nostre esportazioni verso di essi: a luglio si è infatti registrato un -3,4% verso gli Stati Uniti e un -1,9% verso il Giappone.

Nel mese di luglio hanno continuato a "tenere" molto bene le nostre esportazioni di macchine e apparecchi meccanici verso il complesso dei Paesi extra UE: +8,7%. "Questo comparto della meccanica, in cui siamo leader a livello mondiale assieme alla Germania" ha continuato Urso "ci ha assicurato nei primi 7 mesi del 2008 il ragguardevole surplus con i Paesi extra UE di 17,9 miliardi di euro. Ma sono andate forte a luglio anche le esportazioni di mobili (+12,3%), tessile-abbigliamento (+8,1%), cuoio e calzature (+7,3%), per citare solo alcuni dei comparti tipici del "made in Italy".

"I risultati dell'export verso la Russia e i paesi dell'ex Jugoslavia dimostrano che da Trieste verso Est il "made in Italy" ha a disposizione una straordinaria prateria per crescere e sta sfruttando assai bene questa opportunità meglio di chiunque altro in Europa" conclude Urso "A luglio le nostre vendite verso la Russia sono aumentate del 41% per il tessile-abbigliamento, del 59% per il cuoio-calzature, del 42% per i mobili, del 21% per le macchine e gli apparecchi meccanici. Segnali importanti di quanto Mosca sia fondamentale per il made in Italy".

Naturalmente, il "caro greggio" ha continuato a pesare sulla nostra bilancia commerciale verso i Paesi extra UE: nei primi sette mesi del 2008 il nostro deficit per i minerali energetici con i Paesi extra UE è salito di quasi 10 miliardi di euro rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno, portandosi a -37,1 miliardi. Questo salasso è stato fortunatamente compensato, almeno in parte, dalla forza del nostro sistema manifatturiero: infatti, il surplus italiano verso i Paesi extra UE al netto dei minerali energetici è cresciuto nel periodo gennaio-luglio 2008 di circa 5,5 miliardi di euro rispetto al corrispondente periodo del 2007, toccando un nuovo record a quota 22,7 miliardi.           
 
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Data Pubblicazione sul portale: 11 Settembre 2008
Fonte: Ministero del Commercio Internazionale
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Internazionalizzazione
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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