Sistema Puglia - Il portale per lo sviluppo e la promozione del territorio e delle imprese della Regione Puglia

Autorità locali e regionali per la creazione di una "nuova gouvernance mediterranea"

 Su invito del ministro degli esteri ed europei del governo francese Bernard Kouchner, il presidente del Comitato delle Regioni Luc van den Brande ha partecipato, il 13 luglio a Parigi, al pranzo di lavoro dei ministri degli esteri dell'UE e dei paesi rivieraschi del Mediterraneo.
Van den Brande ha messo a profitto questa riunione per fare tenere conto del ruolo ed il posto degli enti locali e regionali nella messa in atto di ciò che Bernard Kouchner ha qualificato nella sua lettera d'invito "di nuova gouvernance tra l'UE ed i suoi partner mediterranei". La presenza di van den Brande a questo pranzo sancisce l'iniziativa del Comitato delle regioni di realizzare a partire dal 2009, attorno alle autorità regionali e locali euro-mediterranee, un organo consultivo e congiunto come è stato realizzato al livello dei Parlamenti nazionali con l'assemblea parlamentare euro-mediterranea, indica un comunicato del CdR.
Quest'iniziativa è stata annunciata da Luc van den Brande stesso il giorno dopo del forum degli enti locali e regionali euro-mediterranei che si è tenuto il 24 giugno a Marsiglia. Il Presidente del CdR ha del resto giustificato quest'iniziativa con la volontà di creare "un quadro istituzionale per gli eletti delle regioni e delle città del partenariato euro-mediterraneo che permettono loro di rientrare in dialogo diretto con le altre istituzioni europee".
Il progetto del CdR si iscrive interamente nel rilancio del processo di Barcellona al quale van den Brande vuole aggiungere "una dimensione regionale e locale" e sul quale la presidenza francese dell'UE ha appena afferrato il Comitato che riguarda "l'implicazione per gli enti territoriali", commenta il CdR nel comunicato. E Luc van den Brande sottolinea: "Per ottenere risultati concreti, il processo di Barcellona oggi rilanciato dall'Unione per il Mediterraneo non deve limitarsi alle relazioni intergovernative ma promuovere anche la cooperazione tra i territori che gli attori locali e regionali sviluppano con successo.