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Newsletter Sistema Puglia Num. 415 di Ottobre 2015

Istruzione: al via il Programma operativo nazionale

Immagine associata al documento: 3 miliardi di euro per il periodo 2014-20
In 7 anni, dal 2014 al 2020, al settore scuola saranno destinati, incluse le risorse europee, 19 miliardi. Lo ha sottolineato il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, presentando al Miur il nuovo Programma operativo nazionale (Pon) 2014-2020.
In realtà ai 19 miliardi si arriva "con 3 miliardi di euro del Programma operativo nazionale 2014/2020 e i 16 miliardi previsti dalla Buona Scuola" in 7 anni", ha spiegato il ministro.
"Sono tante risorse - ha sottolineato Giannini - che possono consentire di tenere le scuole aperte laddove queste possono diventare presidio non soltanto nei confronti della dispersione scolastica ma anche di contesti di grande disagio. I fondi possono anche far si che l'Italia partecipi attivamente al programma di formazione continua e permanente perché non solo i bambini oggi hanno bisogno di aggiornare le competenze e, naturalmente, queste risorse vanno a finanziare tutto il pacchetto infrastrutturale, che va dall'edilizia agli ambienti di apprendimento".

Il Pon e' composto al 70% dal Fondo sociale europeo (Fse) e al 30% da Fondo europeo per lo sviluppo regionale (Fesr). Coinvolge 20 regioni, 8.730 scuole, 3 milioni di studenti, 250.000 docenti e personale della scuola e 200.000 adulti.

Secondo il ministro siamo di fronte ad "un acceleratore di tutte le politiche educative del nostro Paese. I numeri sono imponenti: 3 mld per il periodo 2014 2020 (tra fondi Fse e Fesr) a cui si aggiungono 16 mld che la legge 107 introduce nelle politiche educative del nostro Paese".

E "per la prima volta - ha aggiunto il ministro - è un Pon nazionale: pur con un differente equilibrio negli stanziamenti riguarda infatti tutto il territorio nazionale (e dunque regioni meno sviluppate, regioni in transizione e regioni più sviluppate).

Gli obiettivi si possono ricondurre a due macroaree: una dimensione software, che riguarda, ad esempio, le competenze specialistiche che devono acquisire gli studenti (scientifiche, matematiche, linguistiche, digitali ma anche la capacità di fare squadra) o l'apertura delle scuole oltre l'orario di lezione; e una dimensione hardware che concerne l'arredamento, l'organizzazione delle classi, i laboratori ecc.".

Ai fondi, dunque, potranno accedere tutte le Regioni italiane (una novità rispetto al Pon 2007-2013 rivolto solo a Campania, Sicilia, Calabria e Puglia), anche se i fondi saranno suddivisi per macroaree: 2,1 miliardi alle regioni del Sud (Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia), 193 milioni a quelle "in transizione" (Abruzzo, Molise e Sardegna), 714 milioni alle restanti più sviluppate. In totale saranno coinvolte 8.730 scuole, 3 milioni di studenti, 250.000 tra docenti e personale Ata e 200.000 adulti.           
 
Pubblicato nella pagina: Formazione

Data Pubblicazione sul portale: 26 Ottobre 2015
Fonte: Regioni.it - Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome
Aree Tematiche: Politiche per lo Sviluppo, Sistema Puglia, Formazione
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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