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Newsletter Sistema Puglia Num. 413 di Ottobre 2015

Natuzzi: per Ginosa (Taranto) nuovo accordo di cassa per 370 unità

Immagine associata al documento: Estensione del contratto di solidarietà nei confronti di 100 addetti e un anno di cassa integrazione per ulteriori 370 addetti per cessazione di attività dello stabilimento di Ginosa in provincia di Taranto. Sono in sintesi i due accordi firmati oggi al ministero del Lavoro, presente il sottosegretario Teresa Bellanova, per la crisi della Natuzzi, l'azienda del mobile imbottivo che opera con una serie di stabilimenti nelle regioni di Puglia e Basilicata con 2385 dipendenti.
I 370 di Ginosa andranno in cassa a zero ore e l'azienda anticiperà il trattamento di integrazione salariale «alle normali scadenze di paga».
Queste unità, recita l'accordo, saranno soggette a ricollocazione esterna «presso soggetti terzi nell'ambito delle iniziative di reindustrializzazione previste dall'accordo di programma per la Murgia», accordo pari a 100 milioni di euro, di cui 40 della Regione Puglia, 40 della Regione Basilicata e 20 del Governo. Natuzzi dichiara «di essere attivamente impegnata nella ricerca di investitori interessati a rilevare le strutture produttive del sito di Ginosa» e nell'incontro al Mise del 30 settembre la Regione Puglia «ha dichiarato di aver predisposto una serie di incentivi finalizzati a favorire processi di reindustrializzazione allo scopo di attrarre nuovi investitori nell'area e rilanciare la produzione sul territorio».
L'accordo raggiunto oggi al ministero evita che i 370 di Ginosa finissero in mobilità, e quindi licenziati, visto che domani scade il trattamento di cassa per riorganizzazione aziendale avviato lo scorso 2 maggio. In un precedente accordo il sito di Ginosa era stato individuato come quello a cui sono assegnati tutti i dipendenti che, in cassa integrazione, sono interessati da processi di aggiornamento professionale o riallocazione interna ed esterna.
I 100 nei confronti dei quali si estende il contratto di solidarietà saranno invece ricollocati «presso altri stabilimenti della società» e destinati «alla produzione delle sedute imbottite». Inizialmente la solidarietà era stata sottoscritta per 1818 addetti dal 2 maggio scorso all'1 maggio prossimo. «L'inserimento delle 100 unità lavorative - si legge nell'accordo - richiede un adeguato periodo di formazione» finalizzato alla riqualificazione nella mansione «assemblatore fusti attualmente non presente in azienda».
«Abbiamo messo a valore gli strumenti che si sono dimostrati finora più efficaci a tutela del lavoro e dei lavoratori e a salvaguardia di una realtà produttiva importante per un territorio già provato dalla crisi - dichiara il sottosegretario al Lavoro, Bellanova -. I 12 mesi di cassa previsti dall'accordo dovranno infatti essere utilizzati per individuare opportunità reali e concrete di ricollocazione, anche nell'ambito delle iniziative di reindustrializzazione già previste per l'area». Positivi, infine, anche i commenti dei rappresentanti sindacali che hanno firmato i due accordi.

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Rassegna Stampa
Pubblicato nella pagina: Politiche e mercato del Lavoro

Data Pubblicazione sul portale: 15 Ottobre 2015
Fonte: Il Sole 24ore.com
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Politiche e Mercato del Lavoro, Rassegna Stampa, Politiche per lo Sviluppo
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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