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Fiera del Levante. Curcuruto: la bellezza costa, ma rende! Attenzione alla sua fragilità

"L'estate 2015 è stata la stagione d'oro del turismo pugliese. Immagini come quelle in mostra in questo padiglione della Regione rimarranno negli occhi e nel cuore degli ospiti italiani e stranieri.
Il mare, i paesaggi, il patrimonio culturale, l'ospitalità, la buona tavola, in sintesi: la natura e la storia, hanno generato, attraverso la bellezza, flussi di milioni di visitatori, determinando a loro volta flussi economici di dimensioni inaspettate in relazione alla contingenza economica sfavorevole.
Dunque la bellezza "rende"! A condizione che sia preservata, valorizzata, protetta, come tutte le cose preziose e fragili".
Così l'Assessore regionale alla Pianificazione Territoriale Anna Maria Curcuruto, intrattenendosi questa mattina con i giornalisti, presso il padiglione istituzionale della Regione Puglia all'interno della Fiera del Levante.
"È questo - ha continuato la Curcuruto - lo scopo della tutela paesaggistica, divenuta legge a marzo 2015 con l'approvazione del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale. Siamo ora nella fase attuativa della norma, verificandone in concreto il funzionamento. Come si concilia la tutela della bellezza con il gran numero di persone che intendono fruirne, non solo a distanza, e con le aspettative di un territorio che ha la necessità di trasformare tutto ciò in economia? Certamente intervenendo anche attraverso programmi concreti di intervento".

Secondo l'Assessore "è necessario intanto lo snellimento delle norme procedurali che consenta ai comuni, anche piccolissimi, di adeguare presto la loro pianificazione urbanistica generale, per redigere programmi di riqualificazione e fruizione attiva del paesaggio, redatti nel rispetto dei criteri e delle norme regionali, programmi che prevedano e tengano conto della presenza e dell'attività dell'uomo".
La Regione ha attivato in proposito una serie di programmi di valorizzazione e di riqualificazione di scenari strategici quali, ad esempio, i paesaggi costieri, attraverso concorsi internazionali banditi dai comuni di appartenenza. Alcuni comuni, come Ortelle, Diso, Spongano, Andrano, e come Gallipoli, Taviano, Racale, Alliste, hanno costituito raggruppamenti, mentre Melendugno, Ugento e Torchiarolo hanno indetto concorsi autonomi; tutti sono in corso, in diverse fasi.
"Questi progetti - ha spiegato la Curcuruto - nascono per la valorizzazione e fruizione, binomio inscindibile, giacché senza fruizione si determina per lo più abbandono e degrado e non tutela, e per preservare e garantire bellezze di un paesaggio che è insieme natura incontaminata e paesaggio storicamente antropizzato, anche e soprattutto attraverso le sue colture tradizionali e le sue architetture storiche: masserie, castelli, trulli, muretti a secco. I singoli progetti sono esempi di tutela attiva, ma è necessario che tutti i comuni e tutte le comunità, partecipino attivamente a questi processi di aggiornamento dei propri strumenti di pianificazione urbanistica e di programmazione attuativa".[...]

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