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Alta velocità, tecnologia 'made in Puglia' per i supertreni giapponesi: "Il Sud che funziona"

Una commessa da 10 milioni di euro, che potrebbe però salire fino a toccare quota 50 milioni, per la Mermec di Monopoli. Il patron Vito Pertosa: "C'è un Sud che funziona, nonostante ciò che si dice"
Non importa che l'alta velocità in Puglia sia ancora solo un sogno. Gli shinkansen, i treni ad alta velocità delle ferrovie nipponiche, sfrecceranno adesso grazie alla tecnologia italiana. Anzi, pugliese: il colosso JrWest ha firmato l'accordo di fornitura di 'sistemi di misura' della Mermec, leader mondiale con sede a Monopoli, in provincia di Bari.
"Dopo tutto quello che s'è detto e si dice c'è un Sud che funziona", ha commentato il patron dell'azienda barese Vito Pertosa. Si tratta di una commessa, almeno nella parte iniziale, del valore di 10 milioni di euro e che "potrebbe salire fino a 50 milioni", annuncia Pertosa. Il contratto è stato siglato direttamente con la trading company Mitsui che sta negoziando con JrWest la possibilità di ampliare la portata della commessa.
Uno sviluppo importante che fa della Mermec la prima società al mondo a fornire alta tecnologia opto-elettronica alle ferrovie giapponesi, entrando in un mercato finora del tutto precluso alle aziende straniere. "E' motivo di grande soddisfazione sapere che, pur avendo a disposizione migliaia di ricercatori, abbiano scelto le nostre macchine", osserva ancora Pertosa.
Si tratta dei veicoli diagnostici (in Giappone sono noti col nome di "'Doctor Yellow', dal colore giallo) che girano di continuo sulla rete per le ispezioni. I sistemi, nel caso della Mermec, saranno impiegati per l'ispezione di 5mila chilometri di linee ferroviarie, in particolar modo quelle dedicate allo shinkansen, il treno ad alta velocità ideato e lanciato in Giappone nel 1964.

Da "bari.repubblica.it" del 3 agosto 2015

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