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Marzo in corsa per l'export extra-Ue

Due miliardi in più. L'export extra-Ue di marzo riserva forse la sorpresa migliore in questa fase tormentata di dati congiunturali fatti di luci ed ombre, di elementi positivi ma anche di aree di incertezza. In questo caso ci sono pochi dubbi: tutto cresce.
Un piccolo aiuto arriva dal calendario, un'altra spinta da navi (quindi commesse una-tantum) dirette verso gli Usa ma tutto questo spiega solo in parte il balzo dell''export del 13,2%. Una crescita che vede ancora una volta il motore principale negli Usa (+44,1%, e comunque +32,3% anche al netto delle navi) dove l'effetto della risalita del dollaro è evidente nei ricavi aziendali. L'incasso aggiuntivo verso Washington nel mese vale un miliardo di euro, la metà rispetto alla crescita globale extra-Ue.
Che tuttavia è assolutamente corale, con le uniche eccezioni di Russia, giù nel mese del 24% e della Cina, il cui rallentamento è evidente nella stasi degli acquisti (+0,8%) . Per India e Medio Oriente la crescita supera il 20% e performance robuste vi sono anche per Svizzera, Turchia, NordAfrica, America Latina.
In termini settoriali le crescite sono diffuse, con uno scatto dei beni strumentali (+17,5%) legato alle vendite di navi ma anche alla forte ripresa dell'export di auto, in crescita a doppia cifra anche beni intermedi e beni di consumo non durevoli.
La progressiva svalutazione dell'euro fa invece lievitare il costi delle importazioni in arrivo dall'area extra-Ue dove tuttavia si vede anche una ripresa dei volumi: +20,5% a marzo, al netto dell'energia, con crescite diffuse a tutti i comparti.
L'avanzo commerciale balza a 3,6 miliardi dai 2,7 dello stesso mese 2014.

Da "ilsole24ore.com" del 23 aprile 2015

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