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Newsletter Sistema Puglia Num. 381 di Marzo 2015

Riparte dalle Pmi innovative e internazionalizzate la ripresa economica

Immagine associata al documento: Per il Garante se si punta su finanza alternativa e aggregazioni in rete le nostre imprese potranno conseguire, come già avviene per un gruppo di imprese leader di taglia media, livelli di produttività superiori alle analoghe presenti in Germania, in Spagna e Regno Unito.
Innovative, internazionalizzate, aggregate in rete, con performance di fatturato superiori alla media di settore e, soprattutto, in grado di finanziarsi attraverso canali alternativi al credito bancario. Questo l'identikit di un cluster di imprese di piccole e medie dimensioni che, secondo la Relazione annuale del Garante delle Micro, Piccole e Medie imprese (MPMI), sta facendo da traino al "rinnovamento" ed alla riforma del nostro sistema produttivo.
Il tutto, nonostante il contesto di mercato difficile, seppur in fase di miglioramento grazie ai recenti interventi macro su costo dell'energia, cambio euro-dollaro e programma europeo di nuovi investimenti.
Sono imprese, si legge nel documento trasmesso dal Garante per le MPMI Giuseppe Tripoli (Direttore Generale per le politiche di internazionalizzazione e la promozione degli Scambi del Mise) al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, che, se adeguatamente supportate da strumenti di policy, sia con riferimento a quelle avviate negli ultimi anni (politiche industriali, politiche fiscali e creditizie, oltre naturalmente agli interventi contenuti nella riforma del mercato del lavoro), sia in relazione a quelle che si stanno mettendo in campo, sono in grado di generare un impatto positivo sulla crescita del Paese. Tra queste vengono citate nella Relazione:
  • oltre 190.000 MPMI che si internazionalizzano (le stime per il 2016 ne indicano circa 211.000), che affrontano la crisi con una strategia più aggressiva e non difensiva;
  • le oltre 13.000 imprese estere localizzate in Italia, di cui 12.500 (il 94% del totale) sono MPMI che vedono il nostro Paese come una opportunità, alimentando e sostenendo le nostre filiere produttive;
  • le circa 3.500 medie imprese con fatturato compreso tra 15 e 330 milioni e con livelli di produttività superiori alle analoghe presenti nei principali paesi europei (Germania, Regno Unito, Spagna). All'interno di questo gruppo, il c. detto "Quarto capitalismo", le 2.050 società che eccellono nelle loro nicchie di mercato e riescono a competere ai livelli più alti sul fronte internazionale, considerate il vero motore dello sviluppo italiano.
  • le 3.300 imprese start up innovative;
  • circa 9.700 imprese in rete attraverso i quasi 2.000 contratti al 31 dicembre 2014 (più di 10.000 imprese stimate nel 2015), che vedono nell'aggregazione il superamento dei limiti dimensionali;
  • le imprese "diversamente" finanziate che hanno trovato alternative al capitale di debito di origine bancaria: 57 imprese quotate su AIM di Borsa italiana di cui 22 IPO nel 2014; 92 operazioni di Mini-bond e più di 200 operazioni di Venture Capital nel 2014.

La Relazione individua alcune linee prioritarie di intervento che possono esserein grado di rafforzare ulteriormente il percorso già avviato dal Governo per migliorare il contesto in cui le imprese operano e per fornire loro il sostegno necessario a accrescerne la competitività.
Dal documento trova conferma come la domanda estera sia stata l’unica componente della domanda aggregata a registrare in questi ultimi anni dei valori positivi e a sostenere il PIL. La presenza sui mercati esteri si è rivelata dunque una strategia vincente, un traguardo vitale di molte piccole imprese che necessitano però di maggiori informazioni, di più sostegno manageriale, di più efficaci forme di accompagnamento, di maggiori strumenti finanziari.
In questo scenario, appaiono quattro le aree prioritarie su cui è necessario continuare a puntare in maniera incisiva:
  • aggregazione di impresa
  • innovazione e tecnologia
  • internazionalizzazione
  • finanza per le MPMI
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Pubblicato nella pagina: Sistema Puglia - home

Data Pubblicazione sul portale: 06 Marzo 2015
Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Ricerca e Innovazione Tecnologica, Politiche per lo Sviluppo
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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