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Newsletter Sistema Puglia Num. 380 di Febbraio 2015

Entra nel vivo piano straordinario Made in Italy da 260 milioni

Immagine associata al documento: Ministro Guidi presiede Cabina di regia con Gentiloni, Padoan, Lupi e Martina
Valorizzare l'immagine del Made in Italy nel mondo. Ampliare il numero delle imprese, in particolare le Pmi, che operano sul mercato globale. Espandere le quote italiane del commercio internazionale che hanno visto la bilancia commerciale chiudersi l'anno scorso con un avanzo record di 42,9 miliardi di euro (il miglior risultato in Europa dopo la Germania). Sostenere le iniziative di attrazione degli investimenti esteri in Italia.
Questi i principali obiettivi del Piano per la promozione straordinaria del Made in Italy e l'attrazione degli investimenti in Italia per il quale sono stati stanziati 260 milioni di euro e il cui decreto di attuazione è stato appena firmato dal Ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi.
Il piano è stato illustrato oggi - nel corso della Cabina di Regia sull'Internazionalizzazione svoltasi al Mise e co-presieduta dal Ministro Guidi e dal Ministro degli Affari Esteri Paolo Gentiloni - dal Vice Ministro Carlo Calenda. Hanno partecipato il Ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi, il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina e il Sottosegretario del Ministero dei Beni e delle Attività culturali Francesca Baracciu. Alla riunione erano presenti anche i vertici di Ice, Cdp, Simest, Conferenza Regioni, Confindustria, Unioncamere, Rete Imprese Italia, Abi e Alleanza Cooperative.

GLI OBIETTIVI DEL PIANO
  • Incrementare il volume dell'export, espandendo la presenza internazionale, in particolare nei Paesi in cui il potenziale è maggiore. Si punta ad incrementare i flussi di export di beni e servizi di circa 50 miliardi di euro entro il triennio;
  • Aumentare il numero complessivo delle imprese esportatrici, trasformando le aziende potenzialmente esportatrici in esportatrici abituali. Negli ultimi anni il numero medio di imprese che operano con l'estero si è aggirato intorno alle 200.000: nell'ambito di tale numero, si ritiene che potrebbe crescere di circa 20.000 unità il numero delle imprese stabilmente esportatrici (tra le 70.000 circa che ne hanno le potenzialità);
  • Cogliere le opportunità legate alla crescita della domanda globale e all'incremento della classe media nei mercati emergenti, sempre più orientata verso modelli di consumo più vicini al modello di specializzazione produttiva dell'export italiano. Si stima una crescita della classe media mondiale di circa 800 milioni di persone nei prossimi 15 anni;
  • Accrescere la capacità di intercettare investimenti esteri; si punta ad ottenere 20 miliardi di dollari di flussi aggiuntivi.[...]

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Pubblicato nella pagina: Sistema Puglia - home

Data Pubblicazione sul portale: 27 Febbraio 2015
Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Politiche per lo Sviluppo
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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