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Newsletter Sistema Puglia Num. 376 di Gennaio 2015

Lavoratori socialmente utili: firmate le convenzioni con 6 Regioni

Immagine associata al documento: Il sottosegretario al Lavoro, Teresa Bellanova, ha firmato il 26 gennaio le convenzioni con le Regioni per assegnare le risorse necessarie a garantire il pagamento degli assegni per i Lavoratori socialmente utili in forza agli enti locali e la messa in opera di politiche attive.
Le regioni interessate sono la Puglia, la Basilicata, la Campania, il Lazio, la Sardegna e la Sicilia.
A differenza degli anni passati, che vedevano la firma delle convenzioni a ottobre o novembre dell'anno interessato, per il 2015 la sottoscrizione arriva prima della fine del mese di gennaio, assicurando così che le Regioni possano agire nel corso dell'anno con la certezza delle risorse e i lavoratori abbiano la garanzia della continuità del reddito. "Le cose, perché funzionino, è bene che siano fatte nei tempi giusti. Rispettare i tempi si può", è stata la sottolineatura del Sottosegretario, Bellanova.
L'assessore al Lavoro della regione Campania, Severino Nappi, ha commentato la convenzione per la gestione dei Lavoratori socialmente utili della Regione Campania attualmente in servizio presso le Amministrazioni locali di tutto il territorio. La convenzione assegna alla Campania circa 40 milioni di euro con i quali verrà garantita la copertura finanziaria per l'intero 2015 dei trattamenti economici per i circa 5.500 lavoratori interessati. "Una buona notizia per i nostri LSU - sottolinea Nappi - perché garantisce serenità ed evita incertezze sull'immediato futuro. Speriamo ora che il Governo consenta l'avvio dei processi di stabilizzazione di questi lavoratori che, da tempo, sono parte integrante delle nostre Amministrazioni e che svolgono spesso funzioni utili e importanti. Noi siamo già pronti da tempo con tutti gli strumenti necessari e le misure più moderne, consapevoli che le rigidità imposte dai vincoli finanziari incontrano il limite invalicabile della ragionevolezza e della dignità della persona".
Di LSU si è occupata recentemente anche la Giunta provinciale del Trentino che su proposta del vicepresidente e assessore allo sviluppo economico e lavoro, Alessandro Olivi (il quale ha accolto la proposta avanzata dalla Commissione provinciale per l'impiego) ha stabilito che è di 1.225 il numero di posti da attivare nell'ambito dei lavori socialmente utili per il 2015, a cui si aggiungono 40 posti da riservare a lavoratori con disabilità pari o superiori all'80%.
Le opportunità occupazionali rimangono le stesse del 2014, viene inoltre ammessa la possibilità di ulteriori opportunità occupazionali qualora l'ente che propone i lavori socialmente utili sia disposto ad accollarsi integralmente gli oneri finanziari per la realizzazione dei relativi progetti. “Nel corso del 2014 la Provincia autonoma di Trento ha investito complessivamente 60 milioni di euro nel campo dei cosiddetti 'lavori socialmente utili' - ha ricordato Olivi -, un intervento poderoso, unico in Italia così articolato, reso possibile da due strumenti, da un lato il Progettone, dall'altro gli interventi 19 e 20.2 di Agenzia del Lavoro che hanno interessato il primo 1.400 persone, il secondo 1.700 lavoratori. Sostenere le fasce più deboli nel mercato del lavoro è per noi imprescindibile, anche questo è l'emblema di un Trentino civile e inclusivo”.

Il 28 gennaio via libera anche alle convenzioni per la Puglia e la Sardegna che assegnano, per il 2015, i fondi per le indennità degli Lsu. Il Sottosegretario Teresa Bellanova ha detto che è stato “confermato l'impegno ad operare nei tempi giusti, con l'attenzione dovuta alla garanzia del reddito per i lavoratori - ha aggiunto - ma anche alla salvaguardia dei servizi, che negli Enti locali spesso vengono erogati proprio con l'ausilio degli Lsu".
Dopo la firma delle convenzioni con le regioni Campania, Basilicata e Sicilia - sottolinea - ''la firma con Puglia e Sardegna delinea ulteriormente il quadro delle risorse necessarie a garantire la prosecuzione delle attività degli Lsu nelle Regioni interessate. Si avvia - conclude - un processo che ha anche un obiettivo di più ampio respiro, e cioè agevolare i processi di stabilizzazione e di fuoriuscita dal bacino regionale degli Lsu, anche incentivando la loro assunzione con contributi a valere sulle risorse proprie delle Regioni''.         
 
Pubblicato nella pagina: Politiche e mercato del Lavoro

Data Pubblicazione sul portale: 28 Gennaio 2015
Fonte: Regioni.it - Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome
Aree Tematiche: Politiche e Mercato del Lavoro, Sistema Puglia, Politiche per lo Sviluppo
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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