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Newsletter Sistema Puglia Num. 368 di Dicembre 2014

Istat - L'innovazione nelle imprese

Immagine associata al documento: Nel triennio 2010-2012, il 51,9% delle imprese italiane con 10 o più addetti ha svolto attività finalizzate all'introduzione di innovazioni. Rispetto al triennio precedente (2008-2010), la propensione innovativa delle imprese è leggermente aumentata (+0,5 punti percentuali).
Il 35,5% delle imprese è stato impegnato in attività dirette all'introduzione di innovazioni di prodotto o processo (imprese innovatrici in senso stretto) (+ 2 punti percentuali rispetto al triennio precedente).
L'industria si conferma il settore più innovativo, anche se la quota di imprese innovatrici in senso stretto è in lieve flessione (-0.05 punti percentuali). Aumenta, invece, la capacità innovativa nelle costruzioni (+2,5 punti percentuali) e nei servizi (+2,8 punti percentuali).
Permangono sensibili le differenze dimensionali: il 69,2% delle imprese con 250 addetti e oltre ha investito in nuovi prodotti o processi, contro il 54,8% delle imprese con 50-249 addetti e il 32,7% di quelle con 10-49 addetti.

Nel 2012 le imprese italiane hanno investito complessivamente 24 miliardi di euro per l'innovazione. Circa il 50% della spesa è rappresentato dalle attività di Ricerca e sviluppo (R&S).
La spesa sostenuta dalle imprese per l'innovazione è stata in media di 6.300 euro per addetto. I valori più elevati si sono registrati nell'industria (8.300 euro), in particolare nelle grandi imprese (9.700 euro).
Il 20,7% delle imprese innovatrici in senso stretto ha dichiarato di aver ricevuto un sostegno pubblico per l'innovazione, proveniente principalmente da amministrazioni pubbliche locali o regionali.

Ancora poche imprese, nei loro percorsi innovativi, scelgono di cooperare con l'esterno: solo il 12,5% delle imprese innovatrici in senso stretto ha stipulato accordi di cooperazione per l'innovazione. Poco frequenti sono le collaborazioni con il mondo accademico e rari sono gli accordi messi in atto con partner stranieri, soprattutto se operanti in paesi extra-Ue.
Per oltre la metà delle imprese innovatrici in senso stretto l'innovazione è prevalentemente legata a strategie di riduzione dei costi. Profili strategici più complessi - orientati alla creazione di nuovi mercati e allo sviluppo di nuovi prodotti - caratterizzano le grandi imprese.
Problemi di competitività di prezzo, domanda carente e oneri amministrativi e burocratici sono i principali fattori di ostacolo al perseguimento degli obiettivi aziendali, indipendentemente dalla classe dimensionale e dal settore economico di appartenenza.

Consulta il Documento Istat    [Scarica  .pdf  - 628 Kb]      
 
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Data Pubblicazione sul portale: 04 Dicembre 2014
Fonte: Istat-Istituto Nazionale di Statistica
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Ricerca e Innovazione Tecnologica, Politiche per lo Sviluppo
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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