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Capone a Radio 1 Rai: "Non c'è crescita senza spesa"

"Il governo tolga il vincolo del patto di stabilità dagli investimenti"

"Il patto di stabilità è un macigno pendente sulle Regioni". L'ha detto l'assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone intervenendo oggi alla trasmissione "La radio ne parla" di Radio 1 Rai dedicata ai fondi europei.
"In Puglia - ha spiegato - stiamo facendo una grande battaglia anche per sollecitare il governo italiano a togliere il vincolo del patto di stabilità dalla spesa per gli investimenti o quanto meno dal cofinanziamento dei fondi europei perché questo impedisce la spesa e un Paese non può crescere se non spende".
"Proprio a proposito della spesa - ha proseguito l'assessore - la Regione Puglia è al primo posto tra le Regioni del Mezzogiorno e ai livelli migliori delle Regioni del Nord perché in materia di sviluppo e competitività delle imprese ha dato indirizzi chiari: assolutamente no contributi a pioggia e finanziamento di capannoni, ma risorse per ricerca, innovazione e internazionalizzazione che sono tre obiettivi chiave della nostra politica industriale. Su questi abbiamo stanziato risorse. La Regione Puglia al 31 dicembre del 2013 ha certificato una spesa per 3,184 miliardi di euro. Queste risorse non sono state solo impegnate, ma spese".
L'operato della Regione Puglia, nella spesa e nella qualità della spesa, è stato riconosciuto in diretta da Lucio Battistotti, direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea.
"L'assessore - ha detto - rivendica giustamente la performance della Puglia. Quando si dice che al Sud va tutto male, non è vero. Al Sud ci sono Regioni virtuose che stanno spendendo e stanno spendendo bene. Se si concentrano le risorse su progetti validi, si ottengono risultati concreti e ci sono Regioni del Sud che in questo sono molto brave".
"Nella prossima programmazione dei fondi strutturali - ha annunciato Battistotti - ci saranno sempre di più delle clausole di premialità. Cioè le Regioni che otterranno risultati e spenderanno le risorse correttamente, otterranno fondi supplementari".
"Credo - ha concluso - che questo principio sia positivo e non penalizzerà le Regioni italiane perché ce ne sono moltissime capaci di lavorare bene e l'hanno dimostrato".

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