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Newsletter Sistema Puglia Num. 316 di Novembre 2013

Approvata nuova politica di coesione: 325 miliardi di euro da investire nelle regioni europee

Immagine associata al documento: I regolamenti e le direttive per l'attuazione della politica di coesione dell'UE 2014-2020 sono stati approvati. In un accordo di compromesso raggiunto con il Consiglio, dopo oltre un anno di duri negoziati, i deputati hanno ottenuto ingenti finanziamenti per le regioni dell'Unione, per investire in progetti di sviluppo, e a condizioni più eque. Vista l'attuale crisi economica, i deputati hanno deciso di ridurre la burocrazia necessaria per accedere ai finanziamenti

"Gli Stati membri e le regioni potranno concentrarsi maggiormente sull'impatto dei programmi e dei progetti e preoccuparsi meno dei tecnicismi amministrativi", ha dichiarato la presidente della commissione per lo sviluppo regionale e capo negoziatore del Parlamento sulla politica di coesione, Danuta Hübner.
"La politica di coesione continuerà a essere la principale fonte di finanziamento pubblico europeo nel contesto del Quadro finanziario pluriennale 2014-2020, e il nuovo quadro approvato mette tutta l'enfasi sulla necessità di investire saggiamente. L'allineamento della nuova politica di coesione alla strategia Europa 2020 è fondamentale, ma gli investimenti in crescita intelligente, sostenibile e inclusiva devono portarci verso la coesione economica, sociale e territoriale", ha aggiunto.
"I cinque fondi del regolamento generale formano il quadro centrale d'investimento del bilancio dell'UE. In base alle disposizioni comuni del regolamento, i fondi di coesione saranno modificati, da un approccio indennizzativo o di trasferimento si passerà a uno strumento d'investimento mirato, basato sulla conoscenza, la sostenibilità e l'occupazione", ha dichiarato il correlatore Lambert van Nistelrooij.
"Si verrà a creare un principio di partenariato migliore, che intensifica il coinvolgimento delle città e dei comuni in tutto il processo della politica", ha dichiarato Constanze Krehl, correlatrice del regolamento sulle disposizioni comuni.

Norme comuni, meno burocrazia e condizioni più eque
Il nuovo "quadro strategico comune" fornirà una sola fonte di orientamento per i cinque principali fondi di sviluppo dell'UE, in modo da integrare meglio le politiche comunitarie e semplificarne le procedure. Inoltre, le nuove regole concentreranno gli investimenti su un numero limitato di temi collegati all'obiettivo "Europa 2020" (la strategia di crescita globale dell'UE) e ciò dovrebbe creare una massa critica che permetterà di ottenere risultati migliori.

"Macrocondizionalità"
I deputati hanno inoltre assicurato che le misure che collegano l'erogazione di finanziamenti a una buona governance economica saranno applicate in modo più equo. Queste misure potrebbero portare alla sospensione dei fondi in caso di squilibrio macroeconomico nazionale o di deficit di bilancio eccessivi.
Tuttavia, il Parlamento potrà ora esercitare il suo diritto di controllo su tutte le procedure decisionali che riguardano la sospensione dei fondi, in dialogo con la Commissione europea. Inoltre, l'eventuale sospensione dei fondi sarà regolata in linea con le condizioni sociali ed economiche dello Stato membro interessato.

Fondo sociale europeo (FSE) - uno strumento UE per migliorare l'occupazione
"Il Fondo sociale europeo rappresenta lo strumento dell'Unione europea per l'occupazione e consente ai cittadini europei - soprattutto ai giovani - di iniziare l’attività lavorativa, tornare al lavoro e rimanere nel mondo del lavoro", ha dichiarato Elisabeth Morin-Chartier, relatrice per il Fondo sociale europeo.
I deputati hanno intensificato gli sforzi per combattere la povertà attraverso l'integrazione del mercato del lavoro, destinando a tale scopo almeno il 20% delle risorse del FSE in ogni Stato membro. Il Fondo sociale europeo sosterrà inoltre gli sforzi per combattere la disoccupazione giovanile e almeno 3 miliardi di euro dei finanziamenti del FSE sarà destinato all'iniziativa per l'occupazione giovanile. La quota di finanziamento minima della politica di coesione del FSE è pari al 23,1%.         
 
Pubblicato nella pagina: Sistema Puglia - home

Data Pubblicazione sul portale: 20 Novembre 2013
Fonte: Parlamento Europeo
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Sportello Europa
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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