Newsletter Sistema Puglia Num. 20 di Dicembre 2007
Frisullo: 'i distretti devono far vincere le sfide dell'innovazione'
Artigianato e distretti produttivi. Un'opportunità di
crescita e di sviluppo soprattutto in chiave internazionale. Se
n'è parlato ieri nella Camera di Commercio, nell'ambito del
ciclo di seminari sugli scenari di sviluppo della Puglia nel
contesto del mercato globale, organizzati dalla Regione e da
Sprint, lo Sportello regionale per l'inter nazionalizzazione
delle imprese.
Sandro Frisullo, assessore regionale allo Sviluppo economico, ha spiegato le finalità della legge: «Sui distretti c'è
grande confusione - ha detto il vicepresidente della Regione -
Molti, e tra questi l'opposizione regionale, ragionano anche
sull'identificazione fisica dei distretti: è una logica obsoleta e
superata, se identificassimo in questo modo questi strumenti,
manterremmo lo status quo. Per noi i distretti sono
raggruppamenti regionali di imprese, che uniscono tutta la
filiera produttiva. Dobbiamo superare il localismo cieco ed il
rischio di cadere nel corporativismo».
Poi pungola gli imprenditori: «Il distretto, che non nasce se
non c'è la volontà delle imprese, deve aiutare il sistema a
vincere le sfide di innovazione e internazionalizzazione. Le
imprese non hanno più alibi, devono chiederci scelte chiare e una gestione trasparente: le piccole imprese agiscano sentendosi
grandi».
È nato subito un dibattito sulla legge che ha istituito i distretti, con parecchie divagazioni sul tema: si sono toccati infatti
i difetti di comunicazione della legge, la confusione che si è creata sulle sue finalità, ma soprattutto il rapporto tra le
imprese che intende stimolare. Hanno partecipato all'incontro anche Guido Pasquarello (Tecnopolis), il sindaco di Cursi
Edoardo Santoro, Luigi Sansò(Assri).
Dopo i saluti degli assessori alle Attività Produttive del Comune e della Provincia, Attilio Monosi e Cosimo Durante, si è entrati subito nel vivo con l'intervento di Valerio Elia, della task force regionale in tema di distretti produttivi. Elia ha sottolineato l'aspetto creativo del lavoro artigiano, sempre più inglobato nei processi produttivi industriali: «La maggior parte delle botteghe però deve riposizionarsi e costituirsi in forme giuridiche nuove che
regolarizzino le reti delle piccole e medie imprese - ha detto -
La nuova legge punta proprio a questo, stimola le aziende ad
aggregarsi». Poi la pietra che ha agitato lo stagno: «Ora tocca
alle imprese aggregarsi, vediamo quale capacità propositiva
e progettuale hanno le imprese del territorio». Sfida subito
raccolta da Pasquale Rescio, vicepresidente della Camera di
Commercio e presidente della Cna (Confederazione nazionale
dell'artigianato): «Oggi siamo tutti impegnati ad aggregarci,
ma lavoriamo in assenza di un Regolamento ed è
difficile. Puntiamo all'innovazione ed all'inter nazionalizzazione
all'interno delle piccole e medie imprese».
Roberto Fatano, responsabile di Confindustria Lecce per
l'Internazionalizzazione, è soddisfatto del chiarimento di Valerio
Elia, sulla finalità dei distretti: «La legge può avere forti
ripercussioni sui processi di globalizzazione dell'economia
salentina, anche se mancano ancora gli strumenti di agevolazione
fiscale e doganale, per sfruttare al massimo per
esempio la possibilità della piattaforma logistica che sorgerà
qui a Lecce. Noto però con sconcerto che oggi c'erano tutti
tranne le imprese e in parte le associazioni di categoria».
Data Pubblicazione sul portale: 06 Dicembre 2007 Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno Aree Tematiche: Sistema Puglia, Internazionalizzazione, Ricerca e Innovazione Tecnologica Redazione: Redazione Sistema Puglia Letto: 109 volte