Crisi. La Bce taglia i tassi a 0,50%. Draghi: "Le banche non hanno più scuse per non dare credito"
La Banca centrale europea ha tagliato il tasso d'interesse principale allo 0,50% dallo 0,75%, raggiungendo un nuovo minimo record. Lo ha annunciato la stessa Bce.
Il tasso sui prestiti marginali scende di mezzo punto all'1%, quello sui depositi resta invariato allo 0%. "Abbiamo preso varie misure per fornire liquidità e per rilanciare i prestiti al settore privato - ha detto il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi-. Le banche non posso utilizzare la mancanza di liquidità come scusa per non fornire credito all'economia".
Il taglio dei tassi "dovrebbe sostenere la ripresa più in là" nel corso dell'anno, ha sottolineato Draghi spiegando che la Bce ha deciso di prolungare fino alla metà del 2014 le aste con cui fornisce liquidità illimitata a scadenza trimestrale.
"La nostra politica monetaria dovrebbe aiutare la domanda interna", ha continuato il numero uno della Bce, dicendo che la Banca centrale europea ha iniziato una fase di consultazioni con altre istituzioni per sostenere il mercato dei titoli garantiti da prestiti emessi dalle banche, in un'operazione tesa a facilitare i prestiti a famiglie e imprese.
Gli spread e gli squilibri nell'esposizione a Target2 dei Paesi sotto stress, inclusa Spagna e Italia, sono in calo e segnalano un ritorno di fiducia anche grazie alle misure della Bce, ha concluso Draghi. Per questo, i paesi dell'Eurozona "non devono allentare gli sforzi per ridurre i deficit, e dovrebbero continuare a promuovere riforme strutturali".