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Newsletter Sistema Puglia Num. 285 di Aprile 2013

Squilibri macroeconomici UE: l'Italia tra i paesi con "squilibri non eccessivi"

Immagine associata al documento: L'Europa procede sulla strada dell'aggiustamento macroeconomico, anche se il carattere e la velocità di tale aggiustamento variano ancora tra uno Stato membro e l'altro. La Commissione ha pubblicato oggi i risultati degli esami approfonditi svolti per i 13 Stati membri che in base alla relazione sul meccanismo di allerta del novembre scorso presentavano segni di squilibri macroeconomici.
"Grazie alla trasformazione della nostra governance economica possiamo affrontare gli squilibri macroeconomici in via preventiva e creare le basi per una crescita sostenibile" ha dichiarato Olli Rehn, Vicepresidente e Commissario per gli Affari economici e monetari e l'euro. "La decisa azione intrapresa a livello di politiche sia da parte degli Stati membri che dell'UE sta favorendo un riequilibro dell'economia europea. Restano però da affrontare sfide importanti: ci vorrà del tempo per completare la correzione degli squilibri che hanno potuto crescere senza controllo nel decennio precedente alla crisi e che continuano a pesare sulle nostre economie".
Gli esami approfonditi hanno constatato il procedere dell'aggiustamento macroeconomico in Europa, anche se carattere e velocità di tale aggiustamento variano ancora tra uno Stato membro e l'altro. Tra le tendenze positive riscontrate, il calo dei disavanzi delle partite correnti, la convergenza dei costi unitari del lavoro, correzioni dei prezzi eccessivi delle abitazioni e riduzioni dell'indebitamento del settore privato. Ma alla luce della diversità delle sfide e degli squilibri nei vari paesi, le differenze in termini di crescita persisteranno probabilmente anche nei prossimi anni.

La debolezza dell'attività economica e le prospettive economiche fragili in alcuni casi possono aver acuito sia i rischi che gli effetti di ricaduta transfrontalieri correlati agli squilibri macroeconomici. Inoltre, nella maggior parte dei casi l'aggiustamento non è stato ancora completato. Molte economie dell'UE continuano a dover affrontare le grosse sfide rappresentate dall'indebitamento estero, dall'indebitamento del settore privato e dagli adeguamenti in corso sui mercati dell'edilizia abitativa. Il superamento di tali sfide avrà effetti sulla capacità delle economie indebitate di svilupparsi e di competere, di garantire la stabilità finanziaria e, sostanzialmente, di ridurre la disoccupazione.
È necessario monitorare con attenzione gli squilibri macroeconomici in diversi Stati membri. Si impone dunque un deciso impegno per le riforme strutturali in modo da garantire che tali squilibri vengano eliminati in modo ottimale e che possano essere create le condizioni per una crescita sostenibile e per la creazione di posti di lavoro.
La Commissione si aspetta inoltre che gli undici paesi con squilibri non considerati eccessivi (Belgio, Bulgaria, Danimarca, Francia, Italia, Ungheria, Malta, Paesi Bassi, Finlandia, Svezia e Regno Unito) tengano conto dei risultati degli esami approfonditi nei loro programmi nazionali di riforma e nei loro programmi di stabilità e di convergenza. Per questi paesi, la Commissione presenterà il 29 maggio raccomandazioni strategiche di ampia portata per la prevenzione di nuovi squilibri e la correzione di quelli esistenti.

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Pubblicato nella pagina: Sistema Puglia - home

Data Pubblicazione sul portale: 11 Aprile 2013
Fonte: Commissione Europea
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Sportello Europa
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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