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Newsletter Sistema Puglia Num. 276 di Febbraio 2013

Lecce, il mercato occupazionale nel I trimestre 2013

Immagine associata al documento: Il perdurare della recessione e la prospettiva che la stessa si prolunghi per buona parte del 2013 continuano a frenare la ripresa della domanda di lavoro da parte delle imprese che, in Italia, è prevista pressoché invariata nel primo trimestre del 2013 rispetto all'ultima frazione del 2012. Considerando sia il lavoro subordinato che il lavoro "autonomo", le imprese private potranno offrire, in questo trimestre, quasi 226.000 "opportunità di lavoro", di cui poco meno di 138.000 (il 61%) saranno assunzioni di lavoratori dipendenti, sia a tempo determinato che indeterminato. Il rimanente 39% si ripartirà, invece, fra contratti interinali (circa 30.000 unità), collaborazioni a progetto (35.000) e altri contratti di lavoro indipendente (23.000).
In provincia di Lecce, i contratti di lavoro attivati nel trimestre potranno raggiungere, nel complesso, le 2.370 unità. Analogamente a quanto accade a livello nazionale, la maggior parte di essi riguarderà assunzioni di personale dipendente (1.590 unità, per una quota del 67%); a questi si aggiungeranno circa 450 contratti di collaborazione a progetto, pari al 19% del totale, 130 contratti in somministrazione (i cosiddetti "interinali") e poco più di 200 contratti relativi ad altre modalità di lavoro indipendente (9%).

La domanda di lavoro e le variazioni occupazionali previste
I programmi occupazionali delle imprese per il primo trimestre dell'anno si inseriscono, come noto, in un contesto economico ancora difficile. Con il rallentamento dell'attività produttiva numerose aziende lamentano un'eccedenza di personale in organico e sono costrette a ricorrere alla Cassa Integrazione Guadagni.
Il numero di lavoratori in eccesso nelle imprese può essere stimato traducendo il monte-ore degli interventi della CIG autorizzati (di fonte INPS) in "occupati equivalenti a tempo pieno", tenendo conto sia dell'effettivo utilizzo del monte-ore da parte delle imprese nel trimestre in esame, sia degli effetti delle autorizzazioni concesse nei trimestri precedenti.
In base a questa stima, nel periodo settembre-novembre 2012, l'eccedenza di manodopera nelle imprese della provincia di Lecce si è attestata intorno alle 3.400 unità equivalenti a tempo pieno: 2.900 nell'industria (+22% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno) e 500 nei servizi (+53%).
In relazione allo stock di dipendenti presenti nelle aziende, questi valori indicano un "tasso di eccedenza" del 7,6% nell'industria e dell'1% nei servizi, per una media del 3,6%, al di sotto del valore registrato nell'intera regione, pari al 4,2%. Questa eccedenza di manodopera riduce, generalmente, la propensione delle imprese ad inserire nuovo personale, spingendole altresì a ridimensionare gli organici.
E' positivo, quindi, che il saldo occupazionale atteso nel primo trimestre dell'anno in provincia di Lecce sia pressoché nullo: alle 2.370 "entrate" di lavoratori, sia subordinati sia autonomi, corrisponde infatti un numero quasi analogo di "uscite" (dovute a scadenza di contratti, pensionamento o altri motivi), per una variazione "netta" di una decina di unità lavorative in più.[…]

Leggi il Comunicato della Camera di Commercio di Lecce    [Scarica  .pdf  - 399 Kb]      
 
Pubblicato nella pagina: Politiche e mercato del Lavoro

Data Pubblicazione sul portale: 08 Febbraio 2013
Fonte: Camera di Commercio di Lecce
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Politiche e Mercato del Lavoro, Lavoro e Formazione
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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