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Newsletter Sistema Puglia Num. 263 di Novembre 2012

UE - Innovazione: Italia in crescita soprattutto al sud

Immagine associata al documento: Se la crescita economica è l'obiettivo, l'innovazione è il mezzo per raggiungerla. Il quadro di valutazione dell'innovazione regionale (Regional Innovation Scoreboard) del 2012 ha messo a confronto le 190 regioni dell'Unione europea e di Croazia, Norvegia e Svizzera, per vedere a che punto si trovano, quali risultano essere le migliori e quali invece hanno maggiori difficoltà.
Le regioni sono suddivise in 4 gruppi principali - leader dell'innovazione, regioni che tengono il passo, innovatori moderati e regioni in ritardo - in base a 12 parametri che vanno dal numero di abitanti al PIL, dalla quantità di investimenti in ricerca e sviluppo all'insieme delle attività di innovazione delle piccole e medie imprese. Il quadro che ne esce mostra una notevole spaccatura non solo tra le diverse regioni europee ma anche all'interno di uno stesso paese.
A guidare la classifica dei paesi più virtuosi in materia d'innovazione Danimarca, Germania, Finlandia e Svezia, con la più alta concentrazione di aree leader dell'innovazione.
L'Italia si colloca sul secondo gradino del podio, occupato dai paesi che pur non essendo capofila tengono comunque il passo, insieme a Repubblica Ceca, Norvegia e Spagna.
Per quanto riguarda il nostro paese, vale la pena sottolineare il miglioramento registrato negli ultimi anni: se nel 2007 la maggior parte delle regioni del Sud e le isole (Molise, Calabria, Basilicata, Puglia, Sardegna e Sicilia) erano i fanalini di coda con un certo ritardo nell'innovazione, nel 2012 la mappa è notevolmente migliorata. Sicilia, Sardegna, Basilicata e Puglia sono entrate a far parte degli "innovatori moderati", mentre solo Molise e Calabria rimangono ancora un po' indietro. In generale l'Italia è considerata un "innovatore moderato", dato che la maggior parte delle regioni (12 su 20) rientra in questo gruppo. Ben sette regioni, quelle del nord Italia e il Lazio, si qualificano come zone che tengono il passo.
Il quadro di valutazione dell'innovazione regionale è ancora più specifico e ognuno dei quattro gruppi è suddiviso a sua volta in 3 sottogruppi (alto, medio e basso). In questa differenziazione più dettagliata la Calabria, pur rimanendo nello scalino più basso (regioni in ritardo), è passata da un netto ritardo ("modest - low") nel 2007 a poco ritardo ("modest - high") nel 2011, mentre il Molise è rimasto fermo a "medio ritardo".
Spiccano nel panorama italiano il Lazio, l'Emilia-Romagna, la Lombardia e il Piemonte, che già nel 2007 erano regioni "al passo" ma nel 2011 hanno raggiunto lo scalino più alto di questa fascia, appena sotto il livello massimo di "regioni leader dell'innovazione".           
 
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Data Pubblicazione sul portale: 07 Novembre 2012
Fonte: Commissione Europea
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Sportello Europa
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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