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Newsletter Sistema Puglia Num. 261 di Ottobre 2012

L'Atlante del Made in Italy

Immagine associata al documento: Le rotte dell'export italiano prima e durante la crisi

Cambia il volto del Made in Italy all'estero: nell'ultimo triennio, sia in ambito europeo che nei mercati Extra-UE, aumentano le vendite di prodotti italiani, che si specializzano inoltre in settori a maggior contenuto tecnologico. Questo è quanto emerge da "L'Atlante del Made in Italy. Le rotte dell'export italiano prima e durante la crisi", un'indagine sulle tendenze dell'export nei principali mercati di riferimento per l'Italia, condotta da Assocamerestero.

Nel periodo 2009-2011, il peso della meccanica, se confrontato con la media mondo dell'export del settore, risulta strategico per le vendite nei Grandi Sistemi Paese che stanno attraversando importanti processi di industrializzazione, come Cina, Brasile e India, con un valore più di due volte superiore alla media, e Sudafrica, di una volta e mezzo superiore. Fortemente specializzato nel chimico-farmaceutico è invece l'export in Giappone e Svizzera, con un indice più di tre volte superiore alla media. Maggiormente focalizzate nei settori tradizionali, invece, le esportazioni nel mercato russo (con i prodotti del tessile-abbigliamento), in Francia (con il Sistema Casa), e in Germania, Regno Unito e Stati Uniti (con i prodotti alimentari).

Anche se si guarda al contributo all'export dato dai singoli settori, la crisi non intacca il ruolo predominante della meccanica, che rappresenta oltre un quarto delle vendite di prodotti italiani nell'Unione Europea, quota superiore alla media mondiale del 20,0%. In particolare, è leader incontrastata nei mercati Extra-UE a più elevato tasso di sviluppo, con quote export che spaziano dal 19,3% della Russia al 48,7% della Cina.

I metalli e prodotti in metallo, spesso utilizzati nella componentistica e nell'edilizia dalle industrie locali estere, sono invece il comparto più dinamico, con un incremento medio annuo dell'export del 22,4%. Nei Paesi Extra-UE buone performance per comparti a medio-alto contenuto tecnologico come i mezzi di trasporto, che mantengono il primato in Russia (export cresciuto in media del +97,3%) e in India (+37,1%), e lo conquistano in Cina (+49,5%). Settori innovativi trainano le vendite anche in Brasile, con un incremento di oltre il 50% per gli apparecchi elettrici, e in Giappone, con un aumento di circa un terzo dell'export di elettronica.

La crisi ha modificato il posizionamento del Made in Italy all'estero, dove il "saper fare" italiano è riuscito ad individuare nicchie di mercato a maggior valore aggiunto, soprattutto nei Paesi che stanno trainando la ripresa e mostrano maggiore dinamismo. Perché l'internazionalizzazione rappresenti realmente un'opportunità di crescita per le aziende, è sempre più necessario dar loro un supporto qualificato e affidabile. In questo, le Camere di Commercio Italiane all'Estero rappresentano una risorsa fondamentale. Il loro vantaggio competitivo è proprio quello di essere una rete di imprenditori al servizio del mercato e delle istituzioni italiane, che parla il linguaggio delle imprese e per questo è in grado di coglierne, e spesso anticiparne, le esigenze.

Leggi L'Atlante del Made in Italy    [Scarica  .pdf  - 571 Kb]      
 
Pubblicato nella pagina: Sistema Puglia - home

Data Pubblicazione sul portale: 25 Ottobre 2012
Fonte: Associazione delle Camere di Commercio Italiane all´Estero (CCIE)
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Internazionalizzazione
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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