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Newsletter Sistema Puglia Num. 256 di Settembre 2012

Capone: "Ricerca, internazionalizzazione e infrastrutture per rilanciare il polo murgiano"

Immagine associata al documento: "Il mobile imbottito del polo murgiano non deve morire, perché grazie all'eccellenza delle sue maestranze è diventato uno degli elementi peculiari del made in Italy. Ora le imprese vogliono rilanciare il comparto".
Così la vicepresidente della Regione Puglia e assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone torna sull'incontro avvenuto ieri a Santeramo per la definizione dell'accordo di programma per l'area murgiana del mobile imbottito, riunione durante la quale il gruppo di lavoro insediatosi presso il ministero dello Sviluppo economico con il direttore generale Carlo Sappino, l'amministratore delegato di Invitalia Domenico Arcuri, il direttore della società regionale in house Puglia Sviluppo Antonio De Vito in rappresentanza della Regione Puglia, i rappresentanti del Ministero del Lavoro e della Coesione territoriale hanno incontrato imprenditori, sindaci ed altri rappresentanti delle istituzioni coinvolti nella crisi del mobile imbottito.
Alla riunione era presente la stessa vicepresidente. "È stato un incontro particolarmente significativo - ha detto - anche per la presenza dei sindaci, degli imprenditori, delle associazioni di categoria e dei sindacati. Esprimo particolare soddisfazione perché è stato condiviso un nuovo approccio: per anni gli accordi di programma sono serviti ad ottenere proroghe degli ammortizzatori sociali, ma adesso gli stessi lavoratori sono stanchi della cassa integrazione: vogliono lavorare. Motivo di soddisfazione è stato anche il fatto che i rappresentanti del governo nazionale, su nostro invito, siano scesi sul territorio e abbiano ascoltato direttamente gli operatori del comparto, verificando che non c'è aria di resa".
"Per superare la crisi - ha aggiunto Loredana Capone - sono necessari nuovi investimenti. L'accordo di programma dovrà tradursi pertanto in investimenti concreti che le aziende devono realizzare con un approccio di sistema. Le nostre imprese infatti anche se di eccellenza non possono superare da sole la crisi. Occorre costruire reti, lavorare sulla filiera, dotarsi di infrastrutture. Ancora oggi il fascino del made in Italy passa anche attraverso il mobile imbottito grazie soprattutto alle maestranze specializzate maturate in questi anni. Occorre però trovare le risorse e individuare i giusti strumenti. Sia il governo nazionale che la Regione si sono impegnati a promuovere le imprese sui mercati esteri, a garantire sostegno in ricerca e innovazione e a rendere più produttiva l'attività economica anche attraverso procedure ad hoc definite proprio nell'accordo di programma".
"Le nostre imprese - ha sottolineato la vicepresidente - per essere competitive devono non solo migliorare prodotti e processi, ma anche poter agire sui prezzi. Proprio per questa ragione è necessario che le istituzioni le aiutino a ridurre i costi. Tutti chiedono la detassazione del lavoro, operazione auspicabile, che tuttavia non può essere oggetto dell'accordo di programma che invece può agire sulle infrastrutture come, per esempio, una piattaforma logistica integrata che contribuirebbe ad abbattere le spese di trasporto".[...]

Leggi il Comunicato Stampa    [Scarica  .pdf  - 337 Kb]      
 
Pubblicato nella pagina: Sistema Puglia - home

Data Pubblicazione sul portale: 18 Settembre 2012
Fonte: Area Politiche per lo Sviluppo Economico, il Lavoro e l'Innovazione
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Politiche per lo Sviluppo, Internazionalizzazione
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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