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Newsletter Sistema Puglia Num. 249 di Luglio 2012

Industrie Taranto: quello che ha fatto la Regione per l'ambientalizzazione

Immagine associata al documento: Fin dall'insediamento del primo governo Vendola, numerosi sono stati gli interventi legislativi e regolamentari per l'ambientalizzazione della zona industriale di Taranto. Sono state varate normative che costituiscono un unicum nel panorama legislativo nazionale (ed europeo), la cui ha applicazione ha consentito obiettivi miglioramenti delle performances ambientali degli impianti insediati, tra cui Ilva. Questi gli esempi più rilevanti:

1) Diossina

Con la legge 44/2008 la Regione ha fissato limiti molto restrittivi di emissione di diossine e furani, prevedendo, nel caso di inottemperanza, l'arresto dell'impianto. Uno degli aspetti più importanti è l'introduzione di un limite di emissione conforme a quanto previsto dalle migliori tecnologie di settore (e pari, a regime, a 0,4 ng I-TE/Nm3 di diossine a camino).
Dai rilevamenti eseguiti nel 2011 dai tecnici di ARPA al camino dell'impianto di sinterizzazione emerge il rispetto dei limiti di legge da parte di ILVA: ciò ha comportato l'abbattimento delle emissioni di diossine e furani da circa 100 grammi/anno (2006) a circa 10 grammi anno (2011), con un fattore di emissione inferiore a quello minimo previsto dalle migliore tecnologie di settore. Si consideri che prima della installazione dei filtri MEEP, poteva stimarsi una emissione annua non inferiore a 500 grammi/anno (fino 1999)

Scheda: 1999: 500 grammi anno, 2006: 100 grammi anno. 2008/2009 nuove leggi regionali. 2011: 10 grammi anno.

2) Benzoapirene

Le concentrazioni medie annuali di benzoapirene misurate nell'area di Taranto si sono andate riducendo sensibilmente: nel 2009 il livello medio annuale di benzoapirene si attestava a valori superiori a 3 ng/m3, il dato del 2011 è di 1,18 ng/m3. Si tratta ancora di un valore superiore a quello di 1,0 ng/m3 fissato dalla norma regionale come valore limite da raggiungere nel più breve tempo possibile e dalla norma nazionale e comunitaria come valore obiettivo da raggiungere entro il 31 dicembre 2012. Gli sforzi sono oggi concentrati sull'individuazione di misure di carattere impiantistico e gestionale a carico non solo di ILVA ma anche, in misura proporzionale al carico emissivo, di altri gestori di stabilimenti ubicati nell'area di Taranto che consentano nell'anno 2012 di abbattere ulteriormente le concentrazioni di benzoapirene misurate nel quartiere Tamburi. Inoltre, il Consiglio Regionale, su impulso della Giunta, ha emanato, unica in Italia, una legge regionale (3/2011) che prevede un intervento immediato da attuare in caso di superamento del predetto limite onde prevenire il pericolo di danni alla salute.

Scheda: 2009: 3 ng/mc, 2011: 1,18 ng/mc, obiettivo 31.12. 2012 1 ng/mc

3) Valutazione del danno sanitario

La Regione Puglia ha recentemente (luglio 2012) varato una legge, che è una novità assoluta nel panorama nazionale, che si prefigge l'obiettivo di tutelare la salute regolando e limitando gli scarichi e le emissioni inquinanti nelle aree contraddistinte da effettive criticità ambientali. Il testo prevede la redazione di un rapporto VDS (valutazione di danno sanitario) da parte di Arpa, Ares e Asl ed il conseguente abbattimento delle emissioni massive delle sostanze di cui si sia accertata la presenza a livelli potenzialmente critici per la salute.

4) Epidemiologia

La Puglia è l'unica regione del meridione d'Italia ad aver istituito un registro tumori a copertura regionale. Inoltre la Regione ha stanziato ingenti risorse (8 milioni di euro) per la realizzazione di un centro di ricerca sulle correlazioni tra inquinamento ambientale e salute; la localizzazione del centro è prevista nell'area industriale di Taranto.           
 
Pubblicato nella pagina: Sistema Puglia - home

Data Pubblicazione sul portale: 27 Luglio 2012
Fonte: Ufficio Stampa Regione Puglia
Aree Tematiche: Sistema Puglia
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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