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Newsletter Sistema Puglia Num. 247 di Luglio 2012

Mobile imbottito. Capone: "Non permetteremo slittamenti alla definizione dell'accordo di programma"

Immagine associata al documento: La procedura di definizione dell'accordo di programma per il mobile imbottito del polo murgiano, non subirà ulteriori battute d'arresto, nonostante i vincoli imposti dal decreto Sviluppo di Monti.
È quanto hanno ottenuto le Regioni Puglia e Basilicata nell'incontro di oggi con il sottosegretario del ministero dello Sviluppo economico Claudio De Vincenti, dopo i numerosi solleciti dei parlamentari pugliesi e lucani, dei sindacati e delle associazioni di categoria, Confindustria in testa.

Per la Regione Puglia era presente la vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone. "Le due Regioni - ha detto - si sono presentate dal sottosegretario De Vincenti sul piede di guerra. Sull'accordo di programma per il salotto si attende da tempo una risposta del ministero. All'inizio degli anni 2000 il polo murgiano era ai primi posti nel mondo per le esportazioni di mobili imbottiti. Oggi ha subito un tracollo: l'ultimo dato Istat disponibile ci dice che nel primo trimestre del 2012, a differenza di molti altri settori che presentano dati in forte ascesa, le esportazioni di mobili da parte della Puglia si sono ridotte del 13,9%".

"Allarmati dalla crisi del comparto - ha spiegato Loredana Capone - sin dall'inizio del 2011 abbiamo proposto al governo una bozza di accordo di programma. Si trattava di un testo elaborato d'intesa con le parti sociali.

La Regione Puglia era disposta a sostenere l'accordo con 20 milioni di euro, ma dal ministero non è mai arrivata alcuna risposta. Più volte la Regione Puglia ha sollecitato la definizione dell'accordo, chiedendo al ministero a definire l'ammontare delle risorse finanziarie che, a sua volta, avrebbe dovuto mettere a disposizione, ma ogni richiesta purtroppo è caduta nel vuoto".

"Adesso - ha proseguito Loredana Capone - è intervenuto il decreto Sviluppo a complicare le cose. Secondo le nuove norme, perché il ministero adotti progetti di riconversione e riqualificazione industriale attraverso un accordo di programma, è necessario attendere un decreto ministeriale attuativo che fissi i criteri di individuazione delle aree di crisi complessa. Puglia e Basilicata tuttavia hanno tutti i requisiti per essere definite aree di crisi complessa di rilievo nazionale".

Leggi il Comunicato Stampa    [Scarica  .pdf  - 209 Kb]      
 
Pubblicato nella pagina: Sistema Puglia - home

Data Pubblicazione sul portale: 12 Luglio 2012
Fonte: Area Politiche per lo Sviluppo Economico, il Lavoro e l'Innovazione
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Politiche per lo Sviluppo
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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