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Newsletter Sistema Puglia Num. 243 di Giugno 2012

Passera incontra Regioni. Capone: semplificare per aiutare i territori

Immagine associata al documento: I temi deposti dalle Regioni sul tavolo del Ministro allo sviluppo economico, Passera, in vista del Decreto Sviluppo non sono né pochi, né di facile soluzione. "Ciononostante- come ha sottolineato la vicepresidente pugliese, Loredana Capone, vanno affrontati per consentire alle Regioni italiane di offrire ai propri territori opportunità di lavoro altrimenti impossibili, tanto per gli effetti della crisi economica, quanto per lacci e laccioli derivanti dal rispetto del Patto di stabilità". Il riferimento è chiaro: gli investimenti che insistono sul fondo ex Fas, ora Fondo di Sviluppo e Coesione, ricadendo all'interno del Patto- sia pure al limite- sono praticamente inutilizzabili. Da qui il fermo di cantieri già aperti, il ritardo nell'avvio delle nuove opere con conseguente ricadute occupazionali. Non solo non si procede a nuove assunzioni, ma nei cantieri non si è in grado di mantenere nemmeno quelle attuali e si accumulano ritardi sia nei cantieri di opere pubbliche già aperti sia nell'avvio delle nuove opere, con conseguenze particolarmente negative nell'attuale fase di crisi economica ed occupazionale,nonché di prossimo avvio del nuovo ciclo di investimenti già definiti con alcune delibere del CIPE. Da qui la proposta della vicepresidente Capone di estendere anche alle risorse del FAS quanto già previsto dalla legge di stabilità per le risorse comunitarie. Su questo, il Ministro Passera, pur non nascondendo le difficoltà che derivano non dal Governo italiano ma dalla necessità, per l'Italia, di essere ligia ai dictat della Comunità europea, ha assicurato grande attenzione. Più o meno simile, ma di più facile soluzione, vista la competenza tutto italiana della questione, è la vicenda legata all'utilizzo delle risorse per l'imprenditoria femminile. La Regione li ha, ma, ancora una volta, non può spenderli. Questa volta a causa della mancata emanazione, da parte dello Stato, della norma che deleghi le Regioni all'utilizzo. " Si tratta di Fondi- ha detto la Capone-anche consistenti per ciascuna Regione, per la Puglia 35 milioni di euro, che potrebbero essere utilmente impiegati tanto per l'imprenditoria femminile che per quella giovanile, favorendo persone che oggi più di altre risentono del gap occupazionale". Ma la vicepresidente pugliese non si è fermata qui, sottoponendo al ministro,coerentemente a quanto stabilito dalla legge nazionale n.31/2008 che prevedeva il trasferimento,che sarebbe già dovuto avvenire a gennaio 2011. Si tratta di una disposizione rimasta inattuata che, in ossequio al principio di sussidiarietà, prevede il trasferimento alle Regioni delle attività connesse alla creazione e sviluppo di piccole imprese, avvicinando il più possibile la gestione ai soggetti presenti sul territorio. " D'altra parte- ha aggiunto Loredana Capone- in questo modo eviteremmo , cosa che purtroppo accade e che non possiamo più permetterci, di duplicare gli interventi, Chiarezza negli interventi, insomma per consentire al titolare del piccolo laboratorio artigianale che vuole ampliare e migliorare la sua attività, al parrucchiere, ad esempio, di dover ricorrrere all'intervento romano allungando i tempi e complicando le procedure".

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Pubblicato nella pagina: Sistema Puglia - home

Data Pubblicazione sul portale: 14 Giugno 2012
Fonte: Ufficio Stampa Regione Puglia
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Politiche per lo Sviluppo
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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