Sistema Puglia - Il portale per lo sviluppo e la promozione del territorio e delle imprese della Regione Puglia

> > > Se non vedi correttamente la pagina segui questo Link

Sistema Puglia - Il portale per lo sviluppo e la promozione del territorio e delle imprese - Regione Puglia - Assessorato allo Sviluppo Economico

Newsletter Sistema Puglia Num. 9 di Settembre 2007

Cna Federmoda: una DOC per il tessile Made in Italy

Immagine associata al documento: Le piccole imprese del tessile italiano lo avevano detto: i capi di importazione provenienti dal Sudest asiatico sono spesso pericolosi per la salute. Carichi di sostanze irritanti, tossiche o cancerogene e vietate dalla normativa vigente.
A suonare la sveglia alle autorità sanitarie italiane ed europee, però, ci sono voluti una nutrita lista di episodi come quello, recente, della formaldeide trovata nei pigiami di produzione cinese per bambini. Una scoperta che ha costretto un grande rivenditore neozelandese a ritirare dal mercato i capi incriminati dopo che due di questi hanno preso fuoco ustionando i piccoli.

Sono molte, in ogni caso, le ricerche e le indagini che hanno posto in evidenza come una grande quantità di prodotti tessili, capi di abbigliamento e accessori provenienti da paesi extraeuropei contiene sostanze tossiche. La formaldeide, comunemente conosciuta come formalina, è nella fattispecie un potente battericida che può essere utilizzato nella fase di confezionamento dei capi di abbigliamento. Una sostanza altamente volatile soggetta a evaporazione e che a contatto con la pelle può essere causa di problemi che vanno dall'eritema ai tumori, oltre che risultare fatale se ingerita.

Del legame tra tessile e salute e delle proposte per arginare questo tipo di problemi si parlerà domani a Milano al Palazzo Affari ai Giureconsulti in un convegno promosso da CNA Federmoda nazionale, CNA Lombardia e dall'associazione provinciale di CNA Milano. «L'episodio della formalina è stato uno di quelli che ha portato in risalto le implicazioni tra tessile e salute», dichiara Oreste Baioni, segretario provinciale di CNA Milano che coordina il convegno. «Sono anni, però, che CNA Federmoda insiste nel fare attenzione a questa problematica, attenzione purtroppo disattesa».

I deterrenti proposti dal mondo della piccola impresa, infatti, non sono nuovi come la certificazione d'origine delle produzioni moda come primo passaggio verso la cosiddetta tracciabilità del prodotto. «Su questo versante, però, gli ostacoli non mancano, di livello istituzionale, ma anche perla pressione di un certo mondo della grande distribuzione internazionale», fa notare Antonio Franceschini, responsabile nazionale CNA Federmoda. «L'Unione europea», aggiunge, «non trova un accordo sul regolamento relativo al marchio d'origine in - sede di consiglio dei ministri; al contempo, i controlli doganali, che dovrebbero concentrarsi fortemente per sbarrare la strada ai prodotti nocivi per la salute dei cittadini, languono».

In Italia il ministero della salute, dopo aver valutato l'opportunità di un sistema di sorveglianza nazionale per i prodotti tessili (dal ciclo produttivo all'immissione in commercio), ha sottoscritto un accordo di collaborazione per l'istituzione di un Osservatorio nazionale perla valutazione dei rischi sulla salute da prodotti tessili. In parlamento, Andrea Lulli ha presentato una proposta di legge recante come titolo «Disposizioni perla sicurezza dei prodotti tessili e assimilati». A livello europeo, invece, è stata avviata su iniziativa di Acte, l'Associazione delle comunità tessili europee, una petizione per la trasparenza, tracciabilità, composizione e origine dei prodotti del sistema moda. «CNA Federmoda, chiarisce il suo presidente nazionale, Luigi Rossi, «nel ribadire l'impegno per ostacolare la circolazione di articoli tessili rischiosi per la salute, vuole con questa iniziativa aprire un confronto serio e approfondito con le realtà istituzionali deputate e con gli attori del sistema moda. Vogliamo avviare un percorso verso la trasparenza e la tracciabilità e al contempo sia tenuto fermo il baricentro verso l'attenzione alle problematiche di un sistema, quello del tessile, abbigliamento e calzature italiano, che tanta importanza riveste nel panorama economico e sociale del paese», conclude Rossi.           
 
Pubblicato nella pagina: Sistema Puglia - home

Data Pubblicazione sul portale: 13 Settembre 2007
Fonte: CNA
Aree Tematiche: Sistema Puglia
Redazione: Redazione Sistema Puglia
Letto: 123 volte