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Newsletter Sistema Puglia Num. 222 di Gennaio 2012

Bankitalia: sono diminuiti nel 2011 fabbisogno Stato e indebitamento pubblico

Immagine associata al documento: Dall'analisi dell'ultimo Bollettino Economico di Bankitalia emerge che le tre manovre correttive disposte dall'Italia fra luglio e dicembre hanno effetti strutturali valutati in circa 80 miliardi di euro e dovrebbero assicurare nel 2013 un avanzo primario nell'ordine del 5% del Pil.
Nel contempo, afferma sempre Bankitalia, un ritorno dello spread fra Btp e Bund ai livelli della scorsa estate, intorno ai 300 punti, contro gli attuali 500, permetterebbe all'economia italiana di ''riprendersi più rapidamente'' con un calo del Pil dell'1,2% nel 2012 (rpt 2012) e una crescita di +0,8% nel 2013.
In un anno, dall'ultimo trimestre 2010 allo stesso periodo 2011, la capitalizzazione delle società italiane in Borsa è scesa di quasi 100 mld, per l'esattezza 93 mld (da 425 a 332 mld) con un'incidenza scesa dal 27 al 21% del Pil.
L'incertezza sulle prospettive di crescita è straordinariamente elevata. L'aggravarsi della crisi del debito sovrano e i segnali di rallentamento internazionale determinano un peggioramento delle prospettive di crescita, sia in Italia sia nell'area dell'euro. Per il nostro paese gli scenari possibili variano molto e dipendono dagli sviluppi della crisi del debito sovrano e dai suoi riflessi sulla capacità di prestito delle banche.

In Italia l'attività economica ha risentito del quadro interno e internazionale. Nel terzo trimestre del 2011 il PIL dell'Italia è diminuito dello 0,2 per cento sul periodo precedente; secondo le nostre stime, sarebbe sceso anche nel quarto trimestre. La debolezza della domanda interna è confermata dagli indicatori più recenti e dalle opinioni delle imprese. La dinamica del prodotto risente del rialzo dei costi di finanziamento, per l'aggravarsi della crisi del debito sovrano, e del rallentamento del commercio mondiale, che comunque continua a fornire sostegno all'attività economica. In riduzione della domanda interna operano anche le manovre correttive di finanza pubblica, peraltro indispensabili per evitare più gravi conseguenze sull'attività economica e sulla stabilità finanziaria. La competitività delle imprese è lievemente migliorata grazie al deprezzamento dell'euro.

Il recupero dell'occupazione si è arrestato. Il recupero dell'occupazione iniziato nell'ultimo trimestre del 2010 si è arrestato negli ultimi mesi dello scorso anno: in ottobre e in novembre vi sarebbero stati un calo degli occupati e una ripresa del tasso di disoccupazione, che tra i più giovani ha raggiunto il 30,1 per cento. Anche se continua a ridursi il ricorso alla Cassa integrazione, peggiorano le attese delle imprese circa i loro livelli occupazionali.

Nel 2011 il fabbisogno finanziario dello Stato e l'indebitamento netto del settore pubblico sono diminuiti. Nel 2011 il fabbisogno del settore statale è sceso al 3,9 per cento del PIL, dal 4,3 del 2010. L'indebitamento netto dovrebbe essersi collocato in prossimità del livello (3,8 per cento del PIL) stimato dal Governo all'inizio di dicembre, con una significativa flessione rispetto al livello del 2010 (4,6 per cento del PIL). L'incidenza del debito sul prodotto, pari al 118,4 per cento nel 2010, si sarebbe collocata in prossimità del 120 per cento; l'incremento sarebbe inferiore a quello stimato per la media degli altri paesi dell'area dell'euro.

Per ulteriori informazioni collegati al sito web di riferimento           
Sito di riferimento: http://www.bancaditalia.it/
Pubblicato nella pagina: Sistema Puglia - home

Data Pubblicazione sul portale: 17 Gennaio 2012
Fonte: Regioni.it - Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome
Aree Tematiche: Sistema Puglia
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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