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Newsletter Sistema Puglia Num. 196 di Luglio 2011

Presentato lo studio su lavoratori migranti irregolari e il lavoro domestico

Immagine associata al documento: L'Agenzia Europea per i diritti fondamentali (FRA) ha presentato ieri a Vienna un rapporto sulla condizione dei migranti irregolari impiegati come lavoratori domestici nell'Unione europea (UE), dal titolo Migrants in an irregular situation employed in domestic work: Fundamental rights challenges for the European Union and its Member States.
Lo studio, realizzato sulla base di una ricerca condotta fra i migranti, le organizzazioni della società civile e i sindacati di 10 Stati membri (Belgio, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Polonia, Spagna, Svezia e Ungheria), si concentra su cinque aspetti chiave: condizioni di lavoro, licenziamento, libertà d'associazione, meccanismi di risarcimento e vita familiare.

Lo studio mette in luce come questa specifica categoria, composta perlopiù da donne, sia particolarmente vulnerabile a fenomeni di sfruttamento a causa della combinazione fra lo status di immigrato irregolare e la specificità del lavoro domestico, settore generalmente poco regolamentato. Ciò fa sì che l'accesso dei migranti irregolari ai diritti fondamentali sia essenzialmente a discrezione dei datori di lavoro.

Secondo il rapporto fra le forme tipiche di sfruttamento vi sono una bassa retribuzione, ore di lavoro eccessive, il mancato risarcimento in caso di infortunio, ma anche l'abuso fisico. Inoltre, in caso di malattia i lavoratori migranti non hanno diritto al congedo retribuito e spesso non si rivolgono all'assistenza sanitaria per paura di essere licenziati o espulsi.

Nonostante molte delle problematiche legate ai diritti fondamentali emerse dalla ricerca siano comuni per tutti i lavoratori domestici, l'Agenzia europea evidenzia come nel caso degli immigrati irregolari il rischio di violazioni sia ancora più elevato.

Secondo il Direttore della FRA, Morten Kjaerum, "in una prospettiva che guarda ai diritti fondamentali è cruciale migliorare la situazione di tutti i lavoratori domestici dell'UE, che risiedano regolarmente o irregolarmente in uno Stato membro. Necessità ribadita dalla Convenzione sulle lavoratrici e i lavoratori domestici adottata dall'ILO il mese scorso, la quale si applica a tutti i lavoratori domestici senza distinzioni".

Kjaerum ha, inoltre, sottolineato come spesso le vittime di abuso o sfruttamento non denuncino la loro condizione per paura di essere espulsi o licenziati: "un'eventuale espulsione è il prezzo da pagare per avere accesso alla giustizia, e per questo il più delle volte coloro che maltrattano i lavoratori domestici restano impuniti".
Il rapporto evidenzia come in caso di sfruttamento o abuso, l'unica soluzione per i lavoratori migranti irregolari rimane cambiare datore di lavoro o rivolgersi ad amici e familiari. Per questo motivo, secondo l'Agenzia europea è fondamentale monitorare l'applicazione effettiva dei diritti fondamentali e garantire che non sia influenzata dallo status dei lavoratori migranti e dalle procedure di polizia. Inoltre, è importante accrescere la conoscenza e l'informazione sui diritti dei lavoratori migranti irregolari fra i datori di lavoro, la società e i migranti stessi.           
Sito di riferimento: http://www.fra.europa.eu/
Pubblicato nella pagina: Sistema Puglia - home

Data Pubblicazione sul portale: 06 Luglio 2011
Fonte: Il Portale del Lavoro Dignitoso
Aree Tematiche: Lavoro e Formazione, Sistema Puglia, Sportello Europa
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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