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Newsletter Sistema Puglia Num. 192 di Giugno 2011

Eurostat: Pil nel primo trimestre 2011

Immagine associata al documento: Il nostro Pil è allo 0,1% nel primo trimestre del 2011. Lo rileva Eurostat (istituto statistico europeo), che ha diffuso la seconda stima relativa alla crescita del Prodotto interno lordo nei 27 nel periodo gennaio-marzo. L'Italia ha fatto registrare un aumento del Pil dello 0,1%, identico a quello rilevato nell'ultimo trimestre del 2010 e ben al di sotto della media dell'eurozona e dell'Ue a 27, pari allo 0,8%. Su base annuale, rispetto al primo trimestre dello scorso anno, la crescita del Pil in Italia e' stata dell'1%, contro il 2,5% della media europea.

Segno meno per il Pil del Portogallo: -0,7% nel primo trimestre 2011 rispetto a quello precedente e ugualmente -0,7% su base annua.
E' in aumento invece il Pil della Francia, pari all'1% rispetto al trimestre precedente (era stato dello 0,3%) e del 2,2% su base annua. In Gran Bretagna la crescita rispetto al trimestre precedente e' stata dello 0,5% e su base annua dell'1,8%. Per la Spagna Eurostat indica una crescita dello 0,3% sul trimestre precedente e dello 0,8% su base annua.

Nel primo trimestre dell'anno le spese per i consumi delle famiglie sono aumentate dello 0,3% nella zona dell'euro e dello 0,2% nell'Unione europea, dopo rispettivamente una crescita dello 0,3% e dello 0,2% anche nel trimestre precedente. L'export ha segnato un aumento dell'1,8% nella zona dell'euro e del 2,2% nell'Unione europea e le importazioni sono aumentate dell'1,9% nella zona dell'euro e dell'1,5% nell'Ue-27.

Infine il Fondo Monetario Internazionale vede per il Giappone un Pil in contrazione dello 0,7% nel 2011 a causa delle conseguenze del devastante sisma/tsunami dell'11 marzo scorso. Allo stesso tempo, gli esperti del Fondo stimano un rimbalzo dell'economia pari al 2,9% nel 2012.

Sempre secondo previsioni di Eurostat la popolazione dei 27 Paesi dell'Unione Europea passera' dai 501 milioni registrati al primo gennaio del 2010 ai 525 milioni del 2035, con un picco di 526 nel 2040, per scendere a 517 nel 2060. Gli over 65 saliranno dal 17% del 2010 al 30% del 2060, mentre gli ottantenni e oltre passeranno dal 5 al 12% della popolazione complessiva.

Per quanto riguarda l'Italia, l'Ufficio statistico dell'Ue prevede che nel 2035 avra' 65 milioni e 166mila abitanti (+8%), contro i 60 milioni e 340mila del 2010, mentre nel 2060 scenderanno a 64 milioni e 989mila. La popolazione over 65 salira' dal 20,2% del 2010 al 31,7% del 2060, piu' del triplo di quella del 1960, quando era del 9,3%, mentre gli over 80 passeranno dal 5,8% del 2010 al 14,1% del 2060 (nel 1960 erano l'1,3% della popolazione).
Insieme a Gran Bretagna (79 milioni), Francia (74 milioni), Germania (66 milioni) e Spagna (52 mln), l'Italia sara' tra i Paesi piu' popolosi d'Europa. Nel periodo 2010-2060, gli aumenti piu' rilevanti della popolazione sono previsti in Irlanda (+46%), Lussemburgo (+45%), Cipro (+41%), Regno Unito (+27%), Belgio (+24%) e Svezia (+23%), mentre le contrazioni maggiori avverranno in Bulgaria (-27%), Lettonia (-26%), Lituania (-20%), Romania e Germania (-19%).           
 
Pubblicato nella pagina: Sistema Puglia - home

Data Pubblicazione sul portale: 08 Giugno 2011
Fonte: Regioni.it - Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Sportello Europa
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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