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La 100ma Conferenza Internazionale del Lavoro per una nuova era di giustizia sociale

L'Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) ha aperto nei giorni scorsi la sua 100ma Conferenza Internazionale del Lavoro lanciando un appello a favore di una nuova era di giustizia sociale in un contesto internazionale caratterizzato da un'elevata disoccupazione e sottoccupazione e da un'opinione pubblica preoccupata per la situazione del mercato del lavoro a seguito della recente crisi finanziaria.
Fino al 17 giugno la Conferenza discuterà delle sfide attuali e future nel mondo del lavoro, fra cui: i tassi record di disoccupazione; la crisi mondiale dell'occupazione giovanile; l'estensione della copertura della protezione sociale all'80% delle persone che attualmente non godono di alcuna forma di protezione; il ruolo dell'amministrazione del lavoro nel garantire un trattamento equo sul posto di lavoro; l'estensione dei diritti fondamentali nel lavoro ai milioni di lavoratori domestici, perlopiù donne.
"Il mondo si trova di fronte ad un serio problema di giustizia sociale", ha dichiarato il Direttore Generale dell'ILO, Juan Somavia, richiamando la necessità di una nuova era di giustizia sociale. "Nel corso di questa 100ma Conferenza i delegati dei governi, dei datori di lavoro e dei lavoratori dovranno riflettere, in quanto rappresentanti dell'economia reale, su come affrontare questa sfida".
Somavia presenterà un nuovo rapporto sulla situazione del mondo del lavoro a seguito della crisi, dal titolo "Una nuova era di giustizia sociale" (A New Era of Social Justice). Il rapporto denuncia come gli attuali modelli di crescita siano divenuti economicamente inefficienti, socialmente instabili, ecologicamente dannosi e politicamente insostenibili, modelli che generano un malcontento diffuso. Per questo il Rapporto lancia un appello a favore di un nuovo modello di globalizzazione che produca "un insieme più ampio e più equilibrato di risultati che rispondano alle aspettative degli individui".
"Le regole esistenti non sono efficaci perché hanno creato un modello di crescita che ha generato risultati sempre più diseguali per gli individui e le società. Impegnarsi in un percorso di crescita efficace, vuol dire riconoscere il primato dell'obiettivo della giustizia sociale e di politiche in grado di produrre risultati differenti, come il lavoro dignitoso" sostiene il Rapporto.
Alla Conferenza saranno presenti anche il Cancelliere tedesco, Angela Merkel, il Presidente dell'Indonesia Susilo Bambang Yudhoyono, il Primo Ministro russo Vladimir Putin, il Primo Ministro dell'Autorità Palestinese Salam Fayyad, il Presidente finlandese Tarja Kaarina Halonen, il Presidente della Tanzania Jakaya Mrisho Kikwete e il Presidente svizzero Micheline Calmy-Rey, nonché numerosi ex Capi di Stato e leader di Organizzazioni Internazionali.
Oltre a dibattiti sullo stato attuale del mondo del lavoro, le principali questioni che saranno affrontate nel corso della Conferenza sono: la discussione sulla proposta di norma internazionale del lavoro sui lavoratori domestici; dibattiti di alto livello sulla disoccupazione giovanile in Nord Africa, Medio Oriente e altre regioni, su occupazione e giustizia sociale in un'economia in via di globalizzazione, sul ruolo del lavoro dignitoso in una globalizzazione più giusta, più verde e più sostenibile e sulla visione di una nuova era di giustizia sociale; e una serie di discussioni plenarie sull'ultimo rapporto dell'ILO sulla situazione dei lavoratori nei territori arabi occupati. Inoltre, in vista della Giornata mondiale contro il lavoro minorile del 12 giugno la Conferenza ospiterà il 10 giugno un dibattito sui minori nei lavori pericolosi.           
Sito di riferimento: http://www.ilo.org/