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''Pay-gap'' di genere, interviene l'Europa con una comunicazione

Da oltre dieci anni la differenza media di salario tra uomo e donna in Europa è del 15%. Nel 2008 uno studio comparato sulle 27 leggi nazionali dirà se c'è lo spazio per una legge europea in materia.
La Commissione Europea ha lanciato una nuova comunicazione (ovvero un'opinione non vincolante) per combattere il "gender pay gap", ovvero la differenza di trattamento salariale tra donne e uomini, che pende mediamente del 15% a favore di questi ultimi.
Da oltre dieci anni questa differenza non accenna a diminuire, ed è in evidente contrasto con le politiche di uguaglianza di opportunità perpetrate in tutto il continente. Si tratta però di un fatto derivante non da discriminazione diretta (ovvero una paga inferiore per le donne a parità d'impiego), ma indiretta, che si manifesta sotto diverse forme.
Vladimi Spidla, Commissario europeo agli Affari sociali, evidenzia come le donne siano oggetto - nel corso della loro vita professionale - di un diverso trattamento rispetto ai maschi, ad esempio avendo maggiori difficoltà nel conciliare obblighi famigliari e vita lavorativa. Mediamente le donne con un lavoro a tempo pieno dedicano 35 ore settimanali alla cura di casa e famiglia (per seguire bimbi e anziani non autosufficienti), conto le 7 ore degli uomini.    [Scarica  .pdf  - 44 Kb]