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Newsletter Sistema Puglia Num. 185 di Aprile 2011

Accordo raggiunto sulle tariffe per l'attività estrattiva. Condivisa proposta Vicepresidente Capone

Immagine associata al documento: Sì ad una tariffazione sull'attività estrattiva, purché il suo incremento sia graduale. È questo l'accordo raggiunto tra Regione Puglia, sindacati, associazioni di categoria, ANCI, UPI, associazioni ambientaliste e Distretto Produttivo Lapideo Pugliese che si sono incontrati oggi per un tavolo di concertazione sulla delibera di Giunta che introdurrà in Puglia l'applicazione della tariffa per l'attività estrattiva di pietre, marmi, argille, sabbie e gessi. Le associazioni hanno così condiviso la proposta della vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone.
Si comincerà dunque con una tariffazione fondata sul parametro della superficie delle cave per poi arrivare gradualmente all'applicazione di tariffe sulla base dei metri cubi dei materiali estratti. Nella stessa delibera è previsto l'insediamento di un tavolo tecnico che scriverà la proposta di tariffazione e di ripartizione tra Regione, Province e Comuni.
"Abbiamo diversi obiettivi da perseguire", ha spiegato la vicepresidente e assessore allo sviluppo economico Loredana Capone. "Introdurre le tariffe che abbiamo previsto, dopo 35 anni, con l'articolo 22 della legge regionale 19 del 2010, tutelare il paesaggio e salvare un distretto che è il secondo in Italia dopo quello toscano ma che oggi è piegato da una crisi devastante. Se guardiamo i dati delle esportazioni - ha puntualizzato - vediamo che di fronte ad una crescita di quasi tutti i settori produttivi quello dei prodotti dell'estrazione di minerali da cave e miniere appare in riduzione del 6,7%. Addirittura, entrando più nello specifico, le esportazioni di pietra, sabbia e argilla si sono ridotte del 7,1%. Centinaia di imprese negli ultimi anni hanno chiuso i battenti. Per questo, nello scenario nel quale stiamo vivendo, l'applicazione di tariffe alte costringerebbe gli imprenditori a chiudere l'attività ed a licenziare i dipendenti. Non possiamo permettere che ciò avvenga, ecco perché il criterio individuato oggi con gli attori coinvolti ci sembra il più consono a salvaguardare gli interessi di tutti. Tra l'altro, una tariffazione in base alla superficie permette un minore impatto sul territorio rispetto alla tariffa legata al materiale estratto, in quanto si stimolano gli imprenditori ad utilizzare la minore quantità di superficie possibile".

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Pubblicato nella pagina: Sistema Puglia - home

Data Pubblicazione sul portale: 21 Aprile 2011
Fonte: Area Politiche per lo Sviluppo Economico, il Lavoro e l'Innovazione
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Politiche per lo Sviluppo
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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