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Mercato del lavoro in Europa: segnali di ripresa dopo la crisi

Secondo l'edizione di marzo della Quarterly Labour Market Review (QLMR) della Commissione Europea, gli effetti negativi che la crisi economica ha generato sul mercato del lavoro europeo si sono significativamente attenuati a partire dalla metà del 2010. Ciò ha permesso una lieve ripresa della situazione occupazionale, testimoniata dalla leggera riduzione del tasso di disoccupazione, che a gennaio 2011 è sceso al 9,5% e dal parallelo incremento dell'occupazione.

La situazione, tuttavia, rimane difficile, soprattutto per i giovani, il cui tasso di disoccupazione rimane stabile al 20,6%, nonché per i migranti e per i lavoratori meno qualificati. Il rapporto sottolinea, inoltre, come l'incremento dei tassi di occupazione registrati a partire dal secondo trimestre 2010 sia dovuto principalmente al proliferare di lavori con contratti part-time e temporanei.

La forte crescita di queste tipologie contrattuali, accompagnata da una parallela contrazione nell'utilizzo di contratti a tempo indeterminato, solleva infatti molti dubbi sulla effettiva qualità della ripresa del mercato del lavoro, evidenziando l'elevato livello di incertezza con cui sono costrette a confrontarsi le imprese europee.

A ciò si aggiungono le difficoltà che molti paesi membri sperimentano nel favorire l'incontro tra domanda ed offerta di lavoro, difficoltà che, secondo il QLRM, possono portare ad un incremento del tasso di disoccupazione di equilibrio.

Il rapporto evidenzia, inoltre, come la crescita del costo del lavoro, che ha caratterizzato l'ultimo trimestre del 2010 e che è stata guidata dagli incrementi salariali, non abbia generato pressioni al rialzo sull'inflazione, grazie al parallelo incremento nei tassi di produttività: ciò ha permesso di preservare ed in alcuni casi innalzare i margini di profitto delle imprese.

Il quadro tracciato dal rapporto descrive quindi un mercato del lavoro europeo che, seppur ancora afflitto da numerose problematiche, sta beneficiando di una fase di ripresa economica che, dalla metà del 2009, è stata guidata e rafforzata dall'espansione della produzione industriale e delle attività di commercio al dettaglio, portando anche ad un incremento sostanziale delle ore lavorate.

La percezione della ripresa in atto è confermata dalla crescente fiducia che i cittadini europei esprimono nei confronti degli sviluppi futuri del mercato del lavoro. La situazione è ben diversa se si considerano, invece, gli impatti sociali della crisi: il QLRM evidenzia, infatti, come la gran parte degli europei non abbia percepito sostanziali miglioramenti nella situazione sociale nel 2010 rispetto all'anno precedente, ed in definitiva il clima sociale risulta solo lievemente migliorato.           
Sito di riferimento: http://ec.europa.eu/social/main.jsp?langId=en&catId=89&newsId=1006&furtherNews=yes