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Newsletter Sistema Puglia Num. 181 di Marzo 2011

Consumi, disoccupazione e crescita al Forum di Cernobbio

Immagine associata al documento: "I consumi reali in Italia sono fermi e alla fine del 2014 non saranno tornati ancora ai livelli pre-crisi". Ciò, in sintesi, è quanto concluso dal rapporto "La centralità dei consumi per il rilancio dell'economia italiana", realizzato dall'Ufficio studi di Confcommercio e presentato in occasione della dodicesima edizione del Forum di Cernobbio, svoltosi dal 18 al 19 marzo.

Secondo il rapporto, il livello del consumo reale pro capite si è ridotto del 3,6% dal primo trimestre 2007 (momento in cui ha raggiunto il suo valore massimo dal 1980) al primo trimestre 2011 e ogni italiano dispone oggi, a parità di potere d'acquisto, mediamente di 570 euro all'anno in meno rispetto al 2007. Questo fenomeno assume rilevanza per l'impatto che la dinamica dei consumi può avere sul processo di crescita economica.

Infatti, come spiegato dal direttore dell'Ufficio Studi di Confcommercio, Mariano Bella, "oltre al naturale riflesso negativo in termini di benessere e tenore di vita" il calo dei consumi "ha un effetto bloccante sulla crescita economica, cioè del prodotto interno lordo (PIL). Il che, poi, implica la stagnazione del reddito e appiattisce ulteriormente la dinamica dei consumi. E' un circolo vizioso dal quale dobbiamo uscire".

Questo circolo vizioso, stando al rapporto, è stato fortemente alimentato dagli effetti negativi della crisi economica su occupazione e redditi da lavoro, tanto che un terzo della perdita dei consumi registrata nel solo 2009 si deve all'incremento della disoccupazione, che ha ridotto il consumo di ben 640.000 famiglie. Se tale fenomeno non si fosse osservato, la flessione del PIL, a parità di produttività, sarebbe stata di molto inferiore al 5%, invece del -5,2% realizzatosi in quell'anno.

Il Presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, in apertura dei lavori del Forum è stato chiaro sulle priorità su cui concentrarsi per far ripartire al più presto il processo di crescita: "per avere maggiore crescita e occupazione occorre fare maggiore leva sulla domanda interna, perché i consumi delle famiglie e gli investimenti contribuiscono per quasi l'80 % al PIL. I consumi delle famiglie si rivolgono per l'80% alla produzione nazionale. Quindi più consumi per avere più produzione e occupazione".

L'elevata disoccupazione giovanile e la questione occupazionale nel Mezzogiorno sono, secondo l'Ufficio studi, le problematiche su cui è necessario agire per affrontare efficacemente il fenomeno. Non è possibile, infatti, far ripartire i consumi intervenendo solo nelle aree più produttive del paese: è necessario, invece, coinvolgere nel processo produttivo i giovani ed i lavoratori del Sud, affinché possano al più presto beneficiare di un reddito da lavoro che permetta loro di incrementare il proprio consumo procapite.

Scarica il Rapporto integrale    [Scarica  .pdf  - 467 Kb]      
 
Pubblicato nella pagina: Sistema Puglia - home

Data Pubblicazione sul portale: 21 Marzo 2011
Siti web di Riferimento: CONFCOMMERCIO
Fonte: Confcommercio
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Lavoro e Formazione
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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