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Newsletter Sistema Puglia Num. 158 di Ottobre 2010

Ritardi nei pagamenti di imprese pubbliche e private: le nuove regole

Immagine associata al documento: Il 5 ottobre scorso i membri della Commissione Mercato interno del Parlamento europeo hanno approvato una normativa che prevede l'imposizione alle imprese pubbliche e private di un limite di 30 giorni per saldare le fatture in sospeso. A coloro che non si adegueranno verrebbe comminata una multa, a meno che un accordo tra le due parti in causa non acconsenta a un'estensione del limite. Le nuove regole, per entrare in vigore, dovranno prima essere approvate negli stessi termini sia dal Parlamento che dal Consiglio, un passo che però è ormai soltanto formale.

Le nuove regole nel dettaglio.

Da impresa a impresa. Il ritardo può essere al massimo di 30 giorni a meno che non sia previsto diversamente dal contratto. Si può arrivare fino a 60 giorni in caso di accordo tra le due imprese e ancora oltre se espressamente previsto dal contratto, a condizione che non costituisca un'evidente ingiustizia verso la parte più debole.

Dal settore pubblico verso un'impresa. Il limite per i pagamenti è di 30 giorni. Il Parlamento si è battuto perché ogni ritardo venga giustificato con motivazioni oggettive, che sia concordato e che non possa mai andare oltre i 60 giorni.

Eccezioni per gli enti pubblici che offrono servizi in materia di assistenza sanitaria. È possibile un ritardo fino a 60 giorni, vista la natura particolare e delicata del servizio.

Penali. In caso di ritardi ulteriori rispetto a quanto previsto, le società andranno incontro a una penale pari all'8% sul tasso di interesse applicato dalla Banca centrale europea e a una spesa di 40 euro come compensazione per i costi di recupero del credito. L'ammontare della penale è frutto di un compromesso tra le richieste del Parlamento (che chiedeva un 9% sul tasso Bce) e quelle degli Stati membri (che avrebbero voluto il 7%).

Periodo di verifica: Il periodo di verifica per assicurarsi che i prodotti e i servizi offerti siano conformi alle condizioni del contratto è di 30 giorni, ma può essere prolungato nel caso di mercati particolarmente complessi se c'è accordo tra le due parti. Il Parlamento ha tuttavia esortato a non utilizzare questo periodo come pretesto per ritardare i pagamenti.           
 
Pubblicato nella pagina: Sistema Puglia - home

Data Pubblicazione sul portale: 12 Ottobre 2010
Fonte: www.europaregioni.it
Aree Tematiche: Sportello Europa, Sistema Puglia
Redazione: Redazione Uffici Bruxelles
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