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Newsletter Sistema Puglia Num. 136 di Aprile 2010

Le imprese e la crisi: tra gennaio e marzo rallentano le chiusure

Immagine associata al documento: La crisi allenta il morso sull'economia reale e la vitalità delle imprese italiane recupera i livelli del 2007, preannunciando il possibile ritorno alla stabilità nel corso del 2010. Sono state 123mila le imprese iscritte ai registri delle Camere di Commercio tra gennaio e marzo di quest'anno, 4.700 in più rispetto allo stesso trimestre del 2009. Un dato che segna un'inversione di tendenza apprezzabile rispetto agli ultimi due anni, segnati dall'esplosione della crisi internazionale: nei primi tre mesi del 2008, infatti, si registrarono circa 11.800 aperture in meno rispetto al 2007 e l'anno scorso la diminuzione rispetto al 2008 fu di ulteriori 12.200.

A questo recupero nella dinamicità delle iscrizioni ha fatto eco un sensibile rallentamento delle chiusure che, sempre tra gennaio e marzo, sono state di poco superiori a 139mila unità, oltre 10mila in meno rispetto al corrispondente periodo del 2009. Conseguentemente, il saldo tra aperture e chiusure di imprese nei primi tre mesi dell'anno si è attestato a -16.181 unità, risultato che si avvicina molto a quello registrato nel 2007 e che, soprattutto, dimezza quello del 2009 quando il "buco" all'anagrafe delle imprese, nei primi tre mesi dell'anno, era stato di oltre 30mila imprese. Ripresa delle aperture e rallentamento delle chiusure hanno determinato l'attestarsi del tasso di crescita trimestrale dello stock delle imprese al valore di -0,27% (contro il -0,5% fatto registrare nel primo trimestre dello scorso anno), portando il numero delle imprese presenti nei registri camerali a fine marzo al valore di 6.058.558 unità.

E' questo il quadro di sintesi che emerge dai dati sulla nati-mortalità delle imprese italiane nel primo trimestre dell'anno fotografati attraverso Movimprese, la rilevazione trimestrale condotta per Unioncamere da InfoCamere - la società consortile di informatica delle Camere di Commercio italiane - e disponibile all'indirizzo www.infocamere.it.

"Una rondine non fa primavera, ma il recupero di vitalità dell'imprenditoria italiana, in questo inizio d'anno, è un segno concreto che l'emorragia di imprese causato dalla crisi si va arrestando e che possiamo guardare al 2010 con più fiducia". Così ha commentato i dati Movimprese il Presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello. "Certo - ha proseguito il presidente di Unioncamere - il dato sulle aperture di procedure fallimentari ci segnala che le code della crisi continuano a produrre effetti negativi sull'attività economica e, soprattutto, sull'occupazione. Ma la consistenza di questo fenomeno resta più fisiologica che patologica, intorno allo 0,5 per mille su base trimestrale. Il tessuto imprenditoriale ha tenuto ai colpi più duri e ora sta ricucendo gli strappi. Selezionando i migliori e spingendo i nuovi imprenditori a scegliere fin dall'inizio una struttura organizzativa più robusta per affrontare meglio la competizione. In questa fase di assestamento - ha concluso Dardanello - il ruolo delle istituzioni è essenziale per accompagnare le imprese fuori dalla crisi, innanzitutto sostenendo le iniziative positive dei mesi scorsi sul fronte dell'accesso al credito. E poi attuando quelle riforme indispensabili per semplificare la loro vita - penso allo sportello unico per l'avvio delle attività - e sostenerle sui mercati internazionali".           
 
Pubblicato nella pagina: Sistema Puglia - home

Data Pubblicazione sul portale: 29 Aprile 2010
Siti web di Riferimento: Unioncamere
Fonte: Unioncamere
Aree Tematiche: Sistema Puglia
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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