Indagine Mediobanca-Unioncamere sulle Medie imprese industriali
Un 2009 difficile, con una perdita secca del 12% del fatturato e del 10% delle esportazioni, non sembra aver intaccato la solida struttura finanziaria delle 4.483 medie imprese industriali italiane, oggetto della nona indagine di Mediobanca e Unioncamere, presentata questa mattina a Milano.
Queste eccellenze del made in Italy, malgrado le difficoltà, nel 50,2% dei casi (contro il 33,9% attribuito alla media delle Pmi) si confermano infatti altamente affidabili secondo il modello di scoring R&S-Unioncamere. Al 2010, poi, guardano con una dose di pacato ottimismo, convinte, in un caso su tre, che fatturato, produzione ed esportazioni torneranno in positivo. Nel frattempo, serrano gli organici, ma una media impresa su 7 continuerà a creare occupazione, investono sul futuro e puntano a una maggiore efficienza, ricorrendo, nel 56% dei casi, all'introduzione di nuovi macchinari e nel 45% all'avvio di nuovi progetti e attività che si avvalgono di servizi e tecnologie informatiche, facendo ricorso nel 53,5% dei casi all'autofinanziamento.
Per sfidare la crisi le medie imprese hanno continuato a puntare sull'eccellenza, insistendo sulla creazione di nuove nicchie di mercato dove a livello internazionale non è il prezzo più basso a vincere, ma è la qualità combinata al rispetto dell'ambiente e delle persone. Continuando a differenziare l'offerta produttiva, investendo in innovazione, in design, in gusto. Quello delle medie imprese, insomma, può e deve costituire un modello efficace da sostenere, favorire, irrobustire.
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Data Pubblicazione sul portale: 12 Marzo 2010 Fonte: Unioncamere Aree Tematiche: Sistema Puglia Redazione: Redazione Sistema Puglia Scaricato: 205 volte Letto: 78 volte