Unioncamere: "Il 30% delle medie imprese confida in un buon 2010"
"La grave crisi economica di questi anni ha colpito, nonostante tutto, anche le Medie Imprese industriali", ha detto il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, intervenendo alla presentazione della nona indagine di Unioncamere e Mediobanca. "L'indagine del Centro Studi Unioncamere effettuata a febbraio mostra che quasi il 75% di queste imprese ha dichiarato una riduzione di fatturato nel 2009 mentre, per il 2010, il 30% si attende un incremento di fatturato. Resta comunque circa un 16% che prevede ancora una sua diminuzione. L'emergenza occupazionale generata dalla crisi si fa sentire anche in questo segmento virtuoso, ma la riduzione del numero medio di addetti (da 135 a 132), è meno accentuata della flessione degli utili dei bilanci. Come dire che per i nostri imprenditori - quando c'è di mezzo la continua ricerca della qualità e dell'eccellenza - il capitale umano viene prima del profitto. E' questo il vero "patrimonio" da salvaguardare, quello delle competenze, perché la sua perdita sarebbe difficile da ricostruire in tempi brevi.
D'altro canto, è la ricerca della qualità ciò che differenzia davvero queste aziende dalle altre. Le Medie Imprese, infatti, non sono piccole imprese cresciute, ma piccole imprese che si sono trasformate qualitativamente, modificando in profondità il proprio modello competitivo. Il cambiamento è la ragione e il motivo della loro crescita e del loro successo. Le aspettative positive di queste imprese per il 2010 sono importanti, perché sono fondate sulla consapevolezza dei mezzi e delle risorse a loro disposizione, a partire proprio dal capitale umano".