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L'UE sottolinea la necessità di una politica industriale ambiziosa

I ministri dell'industria dei Paesi dell'UE hanno approvato, lunedì 1° marzo, conclusioni che sottolineano la necessità di una nuova politica industriale. Il Consiglio si chiama i suoi desideri in particolare una politica industriale ambiziosa [la Commissione Europea dovrà presentare una comunicazione su questo tema prima della fine dell'anno 2010] e "un piano d'azione per veicoli puliti ed efficaci in materia di consumo d'energia", tenendo conto "del ruolo crescente delle automobili interamente elettriche e dei veicoli ibridi riutilizzabili".
Il Consiglio sottolinea in particolare la necessità di incoraggiare lo sviluppo dell'infrastruttura necessaria in Europa per le nuove tecnologie in materia di mobilità, in particolare per la ricarica di batterie. Ad una conferenza stampa, il ministro spagnolo dell'industria, Miguel Sebastián, ha detto: "Abbiamo assolutamente bisogno di una nuova politica industriale per essere in posizione di forza" per uscire dalla crisi. Il testo delle conclusioni insiste in particolare sul fatto che l'Europa deve fondare la sua crescita sulla conoscenza e la durevolezza, il ruolo determinante delle PMI è sottolineato [libera circolazione delle merci, accesso ai finanziamenti e riduzione del carico amministrativo].
Sul settore automobile, "occorre lavorare sulla questione delle norme di sicurezza, i terminali di carico e le batterie", ha detto. L'industria europea deve procedere a cambiamenti. L'automobile elettrica è un buono combinato dell'energia nucleare, ha aggiunto il sig. Sebastián. La Commissione ha spiegato: oggi, ci sono 800 milioni di veicoli. Nel 2030, ce ne saranno 2 o 3 miliardi, non potranno tutti andare a benzina. Il problema dell'automobile elettrica, è la lunghezza del viaggio (autonomia del veicolo).