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Strategia UE 2020: Regione, Commissione e Parlamento Europeo al lavoro per un approccio comune

Riunito il 15 e il 16 febbraio a Gijon, in Spagna, su invito del presidente del Principato delle Asturie, Vicente Alberto Alvarez Areces, l'ufficio politico della Conferenza delle Regioni Periferiche Marittime (CRPM) ha discusso del bilancio comunitario, della politica regionale post-2013, delle sinergie tra la politica regionale e le politiche europee di sostegno alla ricerca e all'innovazione. I partecipanti si sono rallegrati per la creazione dell'Intergruppo "Mari e zone costiere" in seno al Parlamento europeo e hanno approvato una posizione politica sulla riforma della Politica agraria comune.
Al termine della riunione, il neoeletto segretario generale della CRPM, Eleni Marianou, si è impegnato ad organizzare, in aprile prossimo, un incontro tra una delegazione dei presidenti delle regioni della CRPM, il presidente della Commissione Europea José Manuel Barroso e il presidente del Parlamento europeo Jerzy Buzek, per insistere sull'apporto e i vantaggi di una politica regionale 2013-2020 attraverso un vero sistema di dirigenza pluri-livelli. Le regioni della CRPM hanno già comunicato di esser pronte ad associarsi alla Commissione Europea e il Parlamento Europeo per la messa in atto di una politica europea di coesione adeguata per raccogliere le sfide della strategia UE 2020.
Esprimendosi a nome della presidenza spagnola dell'UE, Manuel Chaves Gonzalez, ministro della politica territoriale e vicepresidente del governo spagnolo, ha difeso con vigore la politica di coesione. Il ministro Chaves ha affermato che "la coesione deve essere un fattore determinante della strategia UE 2020 e che deve esserla per l'intero territorio europeo e non soltanto per le regioni che rientrano nell'obiettivo convergenza". Per sviluppare una strategia come quella dell'UE 2020, Manuel Chaves ha ritenuto che "l'Europa avesse bisogno di un Patto sociale tra imprese e lavoratori, di un nuovo modello di gestione e di una riflessione sul futuro della Politica agraria comune (PAC)".
Per il presidente della Regione Toscana e della CRPM Claudio Martini, "la politica di coesione è l'unica politica europea che sia condivisa da tutti i territori europei e che permette a tutti i cittadini europei di avere una giusta visione dell'Europa grazie a progetti che possono direttamente riguardarli. La scomparsa, anche parziale, di questa politica, rimetterebbe in discussione il progetto europeo stesso", ha affermato con insistenza.
Vicente Alberto Alvarez Areces ha dichiarato: "Abbiamo sempre difeso l'idea che la coesione territoriale dovrebbe integrare la dimensione marittima". Ha annunciato che "le Giornate europee del mare" si terranno dal 19 al 21 maggio nelle Asturie, il cui sviluppo costituisce del resto una strategia regionale marittima integrata. Si tratta di un progetto d'avanguardia al livello europeo in seguito alla creazione recente dell'autostrada del mare Gijon-Nantes/Saint Nazaire.
Fabrizio Barca, direttore generale al ministero italiano dell'economia e delle finanze e autore della relazione che esamina gli orientamenti possibili per la politica di coesione Post-2013, ha insistito sul fatto che la politica regionale richiede un cambiamento di leadership, in particolare per quanto riguarda la valutazione dei risultati ottenuti attraverso indicatori precisi e che il ruolo della Commissione Europea deve essere rafforzato in questo settore. Ha affermato che "coloro che limitano gli interventi europei agli Stati membri poveri sostengono a torto che la politica di coesione sia un meccanismo di ridistribuzione finanziaria".