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Occupazione e sicurezza sociale dopo la crisi al vaglio dei Ministri UE

I ministri del lavoro e della sicurezza sociale dell'UE si riuniscono in modo informale i 28 e 29 gennaio a Barcellona, sotto la presidenza del ministro del lavoro e dell'immigrazione spagnolo Celestino Corbacho. La strategia dell'UE-2020 sarà al centro dei lavori che saranno suddivisi in tre sessioni plenarie centrate sui temi seguenti:

- fine della crisi, salvaguardia dell'occupazione e mercati del lavoro inclusivi;
- nuove competenze e cambiamenti nel settore dell'occupazione;
- sicurezza sociale e coesione sociale.

Per alimentare le discussioni su questi tre temi, la presidenza ha sottoposto ai partecipanti una serie di domande a proposito delle quali sono invitati a esprimere il loro parere. Inoltre, la troïka sociale (ministri spagnolo, belga e ungherese responsabili del lavoro e della sicurezza sociale) si riunirà, mercoledì 27 gennaio, sempre a Barcellona, con gli interlocutori sociali europei (rappresentanti dei sindacati europei e delle organizzazioni padronali europee), e con quelli della Piattaforma sociale europea (rappresentanti delle ONG europee).
Nonostante la diversità delle situazioni tra Stati membri, i sistemi di protezione sociale sono eccellenti come stabilizzatori automatici dell'impatto sociale della crisi, scrive la presidenza nella sua nota. Questo ruolo di stabilizzatore continuerà nel corso dei prossimi mesi ed è importante averlo a mente quando si definisce una strategia d'uscita di crisi e la futura strategia europea post 2010. Su quest'ultimo punto, la presidenza ritiene che si debba attribuire più attenzione alla promozione del programma sul lavoro dignitoso dell'ILO e all'estensione della sicurezza sociale al di là delle frontiere, pur garantendo che il processo d'integrazione economica regionale nel mondo si accompagni anche di progressi in termini di coesione sociale in questi settori.
Infine, il motto "nuove competenze adeguate a nuove occupazioni" resta attuale. I ministri esprimeranno il loro parere alla presidenza sui punti seguenti: i cambiamenti da portare nel settore dell'apprendimento continuo per garantire una buona adeguatezza delle competenze alle nuove necessità dei mercati dell'occupazione, o anche le misure politiche attuate nel vostro paese per stimolare lo sviluppo delle competenze e della formazione mirate su settori in piena evoluzione: occupazioni verdi, servizi sociali e di salute, settori legati alle nuove tecnologie.