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Protezione sociale dei lavoratori autonomi e dei coniugi coadiuvanti

Lunedì 30 novembre, il Consiglio Occupazione e Affari Sociali dell'Unione Europea ha raggiunto un accordo politico sul testo del progetto di direttiva che mira a migliorare la protezione sociale dei lavoratori autonomi e dei coniugi che li aiutano. "Abbiamo trattato quest'argomento dal punto di vista della sicurezza sociale e intendiamo con questo la possibilità uguale di entrambi i coniugi di ottenere un congedo di maternità/paternità", ha dichiarato, davanti ai giornalisti, il ministro svedese dell'integrazione e della parità delle opportunità, Nyamko Sabuni.
Nonostante le difficoltà di alcuni Stati membri ad accettare i "progressi" ottenuti per questo tipo di proposte, il ministro si è rallegrato per l'ampio sostegno ottenuto dalle delegazioni ministeriali. Il ministro ha sottolineato quanto era stato difficile trovare un testo "che partisse dalle esigenze delle donne, affinché queste potessero ottenere congedi di maternità con indennità".
I lavoratori autonomi e i coniugi che li aiutano avranno diritto a congedi di maternità con conseguenze finanziarie ma non beneficeranno di altri vantaggi sociali. Il commissario Vladimir Spidla ha aggiunto che la proposta iniziale della Commissione Europea "era molto più ambiziosa. Ma non è la Commissione che decide. La decisione viene presa dopo una discussione democratica. E adesso abbiamo ottenuto un compromesso!". E Nyamko Sabuni ha indicato in questo senso: "Quello che abbiamo ottenuto qui, non è un arretramento. Abbiamo utilizzato una base giuridica che non lede le competenze nazionali degli Stati membri. Bisognava quindi trovare un testo che fosse basato sulle esigenze delle donne, affinché queste possano ottenere congedi di maternità corredati di indennità. E chiedere agli Stati membri che non dispongono di un testo simile di introdurlo nel loro sistema giuridico".