La diffusione dell'e-commerce nelle aziende italiane, sia in termini di fornitura che di vendita, è strettamente correlata alla loro dimensione. Questo in sintesi è quanto emerge dai dati resi noti dall'Istat sull'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione nelle imprese con almeno 10 addetti dei settori industria e servizi.

Nel panorama aziendale italiano, in generale, c'è una buon tasso di diffusione e di utilizzo delle nuove tecnologie, con il 43,6% delle imprese presenti in Rete con un proprio sito realizzato soprattutto con l'obiettivo di consentire la visita e consultazione del proprio catalogo, di trasmettere informazioni digitali, nel 23,4% dei casi, di fornire servizi di personalizzazione, per il 22,2%, di offrire servizi e assistenza post-vendita, per il 17,9%. La presenza delle aziende su Internet con un proprio negozio on line, finalizzato all'e-commerce, invece, è ancora limitata, con una percentuale pari al 3,8%. Nonostante questo dato generale, ci sono alcuni settori che hanno caratteristiche diverse, in particolare le attività alberghiere, in cui il 36,9% delle imprese effettua vendite on line per un valore pari al 6,2% del fatturato, e le imprese con almeno 250 addetti, in cui circa il 13% effettua vendite on line per un totale del 3,2% del fatturato.

Per quanto riguarda i settori, risultano più concentrati i mercati delle vendite online dei mezzi di trasporto, il 2,4% delle imprese ricava il 4,7% delle vendite tramite le reti Internet, dei prodotti chimici e fibre sintetiche, il 3,3% delle imprese ricava on line 4,1% del fatturato totale, e dei prodotti del commercio all'ingrosso, il 6% delle imprese ricava il 5,2% del fatturato totale sul mercato elettronico.

La destinazione delle vendite effettuate via Internet rileva una limitata propensione delle imprese ad esportare verso paesi extra Unione europea, appena il 4,8% del valore delle vendite via Internet, rispetto al mercato interno,82,8%.       -