Sė del Consiglio regionale al Piano triennale per l'impiantisca sportiva

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L’assessora Campese: “Stop a nuove cattedrali nel deserto, via al recupero funzionale”

 

“No a nuove cattedrali nel deserto, sì al recupero del patrimonio esistente fortemente degradato”. L’assessora allo Sport Maria Campese esprime soddisfazione per l’approvazione in Consiglio regionale del Programma triennale (2012-2014) per l’impiantistica e gli spazi destinati alle attività motorie-sportive.

 

“Con questo provvedimento”, ha spiegato Campese, “si avvia una nuova fase di programmazione  indirizzata prioritariamente al recupero dell’agibilità, della fruibilità e della funzionalità degli impianti sportivi esistenti, con particolare riferimento all’adeguamento alle normative di sicurezza, alle norme igienico-sanitarie e a quelle per l’eliminazione delle barriere architettoniche nonché alle norme Coni per la funzionalità degli impianti sportivi”.

 

Gli investimenti ammontano a un milione duecento mila euro. Tre le misure:

 

  1. recupero funzionale, messa a norma, adeguamento e manutenzione straordinaria dell’esistente;
  2. completamento, ampliamento e diversificazione di impianti esistenti (queste due misure saranno accorpate per l’anno 2012);
  3. realizzazione di spazi attrezzati per attività motorie-sportive in aree verdi urbane.

Tra gli altri interventi di miglioramento previsti: l’abbattimento dei costi di gestione (grazie alla riduzione dei costi energetici, risparmio idrico, utilizzo di energie alternative e di materiali ecocompatibili) e la polifunzionalità degli spazi, con la fruizione piena da parte dei disabili.

 

“Il problema dell’impiantistica in Puglia”  –  ha spiegato l’assessora Campese – “non è legato alla loro insufficienza numerica ma alla loro inadeguatezza e insicurezza strutturale. Su questo terreno, anche  il mondo dell’associazionismo ha manifestato condivisione con le linee guida della Regione: il Piano approvato oggi dal Consiglio è frutto, infatti, di un percorso di partecipazione e confronto con i soggetti pubblici e privati che operano nel settore e con i quali abbiamo messo a fuoco criticità, obiettivi e azioni da pianificare e sviluppare su tutto il territorio regionale”.

 

Le risorse finanziarie disponibili annualmente saranno suddivise tra le Province: il 35% in parti uguali; il rimanente 65% sarà ripartito sulla base della popolazione residente in ogni provincia calcolata annualmente su base Istat. Ciascun soggetto beneficiario non potrà usufruire di più di un contributo per lo stesso anno finanziario.

 

 

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E' stato inserito da: SPINELLI
Data: 31-MAY-12