Sono ammissibili gli investimenti riguardanti il settore delle attività manifatturiere di cui alla sezione "C" della "Classificazione delle Attività economiche ATECO 2007", servizi di cui alla Classificazione delle Attività economiche ATECO 2007" "52", "58", "59", "61", "62", "72" e "82", limitatamente alla classe 82.20 "Attività dei call center". È ammissibile la trasformazione e la commercializzazione di prodotti agricoli, esclusa la trasformazione e commercializzazione dei prodotti di imitazione o di sostituzione del latte e dei prodotti lattiero-caseari, di cui all'articolo 3, paragrafo 2, del Regolamento (CEE) n. 1898/87. Sono validi i divieti e le limitazioni derivanti dalle vigenti normative dell'Unione Europea. I contratti di programma possono essere presentati unicamente da una grande impresa o da una GI in associazione con altre PMI. Per i Progetti industriali proposti da grandi imprese che prevedono realizzazioni di investimenti da parte di PMI, almeno il 50% dell'importo complessivo del progetto è di competenza della grande impresa. Le PMI devono:
aver approvato almeno due bilanci alla data di presentazione dell'istanza di accesso
presentare costi ammissibili non inferiori a 700 mila euro.
I progetti di ricerca e sviluppo possono prevedere programmi di investimento anche da parte di due o più grandi imprese, purché una sola impresa tra esse (grande impresa proponente) si assume la responsabilità della proposta contrattuale ai soli fini della coerenza tecnica ed industriale. Nel caso in cui il progetto di Ricerca e Sviluppo prevede programmi di investimento da parte di due o più grandi imprese, occorre che l'iniziativa imprenditoriale della grande impresa proponente presenti spese ammissibili almeno pari al 50% dell'importo complessivo del progetto e che ciascun programma di investimento realizzato dalle altre grandi imprese aderenti presenti costi ammissibili non inferiori a Euro 1.000.000,00.
Obiettivo del Bando è favorire lo sviluppo, rafforzare la competitività e l'attrattività dei territori e promuovere l'occupazione.
Saranno incentivati investimenti per la realizzazione di nuove unità produttive, per l'ampliamento di quelle già esistenti, la diversificazione della produzione di un'unità produttiva in nuovi prodotti aggiuntivi, per il cambiamento del processo di produzione e per gli investimenti in ricerca industriale e sviluppo sperimentale.
Gli aiuti per gli investimenti sono erogati in forma di contributi in conto impianti.
Indipendentemente dall'ammontare dell'investimento ammissibile, le agevolazioni per gli Investimenti in ricerca non potranno superare:
3 milioni di euro per la GI,
1 milione di Euro per attività di ricerca industriale ed 700 mila Euro per attività di sviluppo sperimentale per le attività R&S delle PMI
Qualora i progetti industriali proposti dalle grandi imprese si riferiscano a investimenti in ricerca e sviluppo coerenti con i piani di sviluppo e/o studi di fattibilità dei Distretti Tecnologici (DT) pugliesi approvati dal MIUR, le agevolazioni potranno superare i 3 milioni di euro entro, tuttavia, il limite indicato nell'art. 7.1 della "Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore di ricerca, sviluppo e innovazione" di cui alla Comunicazione della Commissione europea 2006/C323/01. Le domande di accesso potranno essere presentate a partire dal 19 gennaio 2009
Nuovi Regolamenti per gli incentivi regionali: gli strumenti di incentivazione saranno adeguati alla nuova Carta di Aiuti della Commissione Europea. Per le novità sul presente Avviso, leggi la notizia
Data Pubblicazione sul portale: 27 Novembre 2008 Fonte: Area Politiche per lo Sviluppo Economico, il Lavoro e l'Innovazione Aree Tematiche: Sistema Puglia, Politiche per lo Sviluppo, Lavoro e Formazione, Programmazione 2007-2013 Redazione: Redazione Sistema Puglia Scaricato: 7,749 volte Letto: 148 volte