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Con 18 bandi, tutte le "imprese" possibili

Immagine associata al documento: Le imprese impossibili non esistono, se per "impresa" si intende un'azienda di qualsiasi dimensione, dalla micro alla grande, e se per "impresa" si intende una politica mirata ad accrescere la competitività. La Regione Puglia investendo su innovazione, ricerca e sviluppo, è riuscita a contenere gli effetti devastanti di una delle più imponenti crisi economiche mondiali. L'ha fatto pubblicando nel biennio 2009-2010 ben 18 bandi. Gli interventi dovevano immettere nel sistema economico 820milioni di euro e muovere prestiti per 1 miliardo. Le previsioni di allora portavano ad ipotizzare uno sviluppo di investimenti di circa 1,5 miliardi di euro. Oggi abbiamo i riscontri di questa imponente operazione.

I progetti ammessi a finanziamento sono quasi 3.500 e valgono oltre 1,851 miliardi di euro, cioè il 3,4% del Prodotto interno lordo della Puglia. I nuovi posti di lavoro previsti dai progetti (una volta entrati a regime) superano le 4.500 unità. Ma il dato forse più sorprendente è rappresentato dai tempi che intercorrono dalla presentazione della domanda alla deliberazione dell'ammissibilità al finanziamento. L'aiuto - si sa - è efficace se arriva in un arco temporale contenuto. Quelli della Puglia hanno richiesto un tempo di istruttoria che oscilla dalle 4 settimane (del bando destinato ai Consorzi Fidi) ai 6-8mesi (del Titolo II).

L'impegno che ha richiesto l'intera operazione è stato rilevante sia per la politica che per l'amministrazione e non è finita perché, di quei 18 bandi, 7 sono ancora aperti in quanto a sportello, dunque attivi fino all'esaurimento delle risorse. Infatti, le agevolazioni pubbliche ammesse fino ad oggi superano i 603milioni di euro, quindi sono a disposizione delle imprese altri 217milioni.

Se poi guardiamo allo scenario generale del lavoro sui bandi vediamo che, nel 2009, mentre venivano pubblicati i nuovi avvisi, si provvedeva alle erogazioni per i vecchi. Il Sole 24 Ore di alcuni giorni fa scatta una foto di quell'anno visto nell'ottica degli incentivi alle imprese. Una tabella che ha come fonte la Commissione Europea mostra che la Puglia nel 2009 è la prima Regione in Italia per le erogazioni alle aziende. In quell'anno destina aiuti per più di 524 milioni; al secondo posto c'è la Campania con 481,89 milioni. Nello stesso anno, l'Italia compare all'ultimo posto dei Paesi dell'Unione con un ammontare di fondi pubblici alle imprese che coincide con lo 0,6% del suo Pil; al primo posto c'è il Regno Unito con un'incidenza di aiuti sul Prodotto interno lordo del 7,9%, mentre la media dei 27 Paesi Ue è del 3,5%.

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Riferimenti (ALT+"D")
   
Documenti: Le imprese impossibili non esistono

Data Pubblicazione sul portale: 24 Maggio 2011
Fonte: Area Politiche per lo Sviluppo Economico, il Lavoro e l'Innovazione
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Politiche per lo Sviluppo
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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