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Le zone franche urbane della Regione Puglia entrano nei piani ministeriali

Immagine associata al documento: A confermare la novità del Ministero la stessa amministratrice regionale Loredana Capone

Anche le Zone Franche Urbane della Regione Puglia rientrano nelle agevolazioni nazionali del ministero della Sviluppo economico.
La notizia arriva direttamente dall'assessore regionale Loredana Capone che spiega: "Il Ministero dello Sviluppo economico ha accolto la richiesta della Regione Puglia. Adesso attendiamo la modifica del decreto che permetterà anche alle nostre undici Zone Franche di essere ammesse allo strumento agevolativo nazionale".
È quanto affermato nella stessa circolare (è la n.32024 del 30 settembre 2013) in cui è scritto: "Stante la proposta della Regione di utilizzare per l'attuazione degli interventi lo strumento agevolativo nazionale, il Ministero procederà alla modifica del Decreto, al fine di consentirne l'applicazione anche alle ZFU pugliesi".
"Le risorse per finanziare questo programma di defiscalizzazione - precisa Loredana Capone - non sono statali ma regionali. La dotazione finanziaria destinata dalla Regione Puglia alle Zone franche urbane ammonta a complessivi 60 milioni di euro a valere sugli Apq (Accordi di programma quadro) "Sviluppo locale" e "Aree urbane - città" del Fondo di Sviluppo e Coesione 2007-2013".
Le Zone Franche pugliesi destinatarie delle agevolazioni sono quelle individuate nei comuni di Andria, Lecce, Taranto, Santeramo in Colle, Barletta, Molfetta, Foggia, Manfredonia, San Severo, Lucera e Manduria.
Potranno beneficiare delle agevolazioni le micro e piccole imprese già costituite e gli studi professionali, purché entrambi siano regolarmente iscritti nel Registro delle imprese alla data di presentazione della domanda.
Ciascuna azienda (o studio professionale) potrà avvalersi degli aiuti previsti dal Decreto fino al limite massimo di 200mila euro. Nel caso di imprese attive nel settore del trasporto su strada l'agevolazione non potrà superare i 100mila euro.
Le imprese potranno beneficiare di esenzione delle imposte sui redditi, dell'imposta regionale sulle attività produttive e dell'imposta municipale propria; potranno inoltre essere esonerate dal versamento dei contributi sulle retribuzioni da lavoro indipendente.

Da "L'Attacco" del 12 ottobre 2013 (pag. IV)

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Data Pubblicazione sul portale: 14 Ottobre 2013
Fonte: L'Attacco
Aree Tematiche: Rassegna Stampa, Sistema Puglia, Politiche per lo Sviluppo, Attività Economiche, Artigianali e Commerciali, Commercio
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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