Regione - Sindaci e Parti Sociali. Si intensifica la lotta per l'occupazione
Potremmo chiamarlo Piano per il lavoro. 2. L'evoluzione cioè delle misure messe in campo dalla Puglia nel 2009, irrobustite da una dose di coraggio e fantasia per avvicinarle oltre che ai cassintegrati, alla platea dei disoccupati ed degli inoccupati pugliesi. A disposizione per questo circa 100 milioni di euro : 42 derivanti dal Piano pei i "percettori di ammortizzatori sociali"; 50 dalle politiche attive per i soggetti più svantaggiati; circa 4 dal bilancio autonomo della Regione, a testimonianza, come dice l'assessore al Lavoro, Leo Caroli, dello straordinario sforzo che sta compiendo la Puglia.
Il Piano per il Lavoro.2 è stato presentato questa mattina in una conferenza stampa dove, sottoscritti i relativi Protocolli d'Intesa con Sindaci e Parti Sociali, il Presidente Vendola ( ne riferiamo a parte) e gli assessori al Lavoro, Leo Caroli; alla Formazione, Alba Sasso e allo Sviluppo Economico, Loredana Capone hanno illustrato il Piano "fatto di fantasia e di innovazione".
Visibilmente soddisfatto, a Caroli piace sottolineare il metodo seguito: un lungo, motivato ed assolutamente "voluto" confronto con le parti sociali ed istituzionali che ha consentito il risultato raggiunto.
"Soprattutto oggi- sottolinea l'assessore- se si è soli, il coraggio serve a poco. Se quello che si vuole è il risultato, allora dobbiamo mostrare coraggio e fiducia nei nostri interlocutori almeno quanto devono mostrarne loro nei nostri confronti."
Nasce così il lavoro di cittadinanza.
Tre gli obiettivi: consentire ai Sindaci di erogare quei servizi che per mancanza di fondi o per l'impossibilità di usarli (a causa del Patto di stabilità) non potrebbero altrimenti essere erogati; ridare piena dignità a quanti hanno perso il lavoro e vogliano, svolgendo piccoli servizi comunali, adoperare gli strumenti a disponibili per guardare verso una stabilizzazione possibile; coinvolgere in questo progetto disoccupati ed inoccupati, partendo dalle situazioni di maggiore fragilità economica e sociale.
Misure queste, ribadiscono gli assessori pugliesi, fatte non solo per dare uno scossone allo stagnante mercato del lavoro,ma soprattutto per dare una scarica elettrica alla società nel suo complesso. " Per questo dobbiamo garantire la formazione continua dei lavoratori", dice Alba Sasso, " garantendo loro non aree di parcheggio in attesa che qualcosa accada, ma strumenti che li rafforzino nelle professionalità di ciascuno e nelle nuove figure che occorrono al mercato".
"Con i Contratti di Collocamento o Ri-Collocamento- dice l'assessore Loredana Capone- potremo estendere i modelli già sperimentato con "Garanzia giovani" e con chi si è già inserito tra i percettori di ammortizzatori sociali nelle politiche attive del lavoro, all'intera platea dei disoccupati pugliesi, attraverso la programmazione comunitaria 2014-2020.
E qui un ruolo importante lo giocheranno i Sistemi, pubblico e privato accreditato per l'erogazione combinata di servizi di bilancio di competenze, orientamento formazione e inserimento nel percorso lavorativo. Va da sé, conclude l'assessore, l'importanza che assume il coinvolgimento pieno del partenariato socio-economico, a partire dall'individuazione dei bacini di fabbisogno rapportata alla domanda di lavoro da parte del sistema impresa"
Data Pubblicazione sul portale: 28 Luglio 2014 Fonte: Ufficio Stampa Regione Puglia Aree Tematiche: Sistema Puglia, Politiche e Mercato del Lavoro, Politiche per lo Sviluppo Redazione: Redazione Sistema Puglia Letto: 386 volte