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Newsletter Sistema Puglia Num. 127 di Febbraio 2010

Corriere del Mezzogiorno - Aperture domenicali, Cavallino senza limiti e la Regione va al Tar

Immagine associata al documento: Resta spaccato il fronte sull'apertura domenicale degli esercizi commerciali nella provincia di Lecce. Le parti restano molto distanti anche dopo l'incontro di ieri mattina presso la Camera di Commercio di Lecce, dove la vicepresidente della Regione, Loredana Capone, ha ascoltato le ragioni delle associazioni dei commercianti, dei rappresentanti dei consumatori e dei sindacalisti. Ed ha annunciato la decisione del Comune di Cavallino di non limitare le aperture.
Al centro del dibattito, la legge regionale del novembre del 2003, in base alla quale gli esercizi commerciali in Puglia possono rimanere aperti per 38 domeniche all'anno. Una normativa in contrasto con le direttive della Ue, come ha sottolineato Luigi Mariano, presidente del Movimento del Cittadino. "Noi siamo per un'apertura senza limitazioni - ha sottolineato l'avvocato Mariano. La legge regionale va in contrasto con le direttive europee, dunque va assolutamente cambiata. Peraltro l'allargamento delle aperture domenicali dovrebbe essere vista con favore anche da parte degli stessi commercianti, soprattutto in questo periodo di crisi. E per evitare sovraccarichi di lavoro, si potrebbero assumere altri commessi che darebbero la possibilità di una buona turnazione". Per i piccoli centri del Salento, il coordinatore regionale della Lega Consumatori, Abramo Zecca, ha invece proposto "una turnazione dell'apertura degli esercizi commerciali". Piero Fioretti, segretario provinciale della Uil-Tucs, sottolinea che la "la proposta dei rappresentanti della Federconsumatori in realtà non è attuabile. In questo momento di grave crisi, sono pochissime le aziende o i commercianti che possono concedersi il lusso di assumere nuovo personale. Ci sono già decine di lavoratori in cassa integrazione, non vedo come si possa pensare di assumere altro personale. Bisogna guardare in faccia la realtà, del resto il Governo demanda alle Regioni la facoltà di redigere un'apposita normativa in materia. Mi sembra che la quota delle 38 domeniche lavorative sia più che accettabile". Resta il dilemma sulle limitazioni che questa legge può comportare, in un territorio ad alta densità turistica. Spesso chi visita il Salento lamenta proprio l'impossibilità di poter usufruire di esercizi commerciali aperti, in alcune domeniche dell'anno.
Per la vicepresidente della Regione, Loredana Capone, "nelle altre provincie della Puglia non ci sono situazioni di irregolarità. Non vedo perché Lecce non debba adeguarsi a questa normativa, che peraltro è stata considerata legittima anche dal Consiglio di Stato. Anzi, la Regione ha impugnato l'ordinanza del sindaco di Cavallino, che di sua iniziativa ha stabilito l'apertura domenicale senza alcuna regola, ed in evidente spregio a quanto stabilito dalla legge regionale. Bisogna avere rispetto delle esigenze dei lavoratori". Alla fine del dibattito approvato all'unanimità un documento che conferma il rispetto della legge regionale 2003 e rilancia l'impegno del tavolo di concertazione.

Da "Corriere del Mezzogiorno" del 6 febbraio 2010 (pag.VI)
          
 
Riferimenti (ALT+"D")
   
Eventi:   Aperture domenicali. Incontro alla CCIAA di Lecce - Lecce, 25 febbraio 2010
Pubblicato nella pagina: Sistema Puglia - home

Data Pubblicazione sul portale: 26 Febbraio 2010
Fonte: Corriere del Mezzogiorno
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Rassegna Stampa
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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