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Il Paese Nuovo - Monitoraggio sui 15 distretti produttivi

"L'osservatorio sui distretti produttivi avrà la funzione di un periscopio per monitorare le realtà imprenditoriali regionali, uno strumento di verifica e controllo al servizio del sistema d'impresa pugliese". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Nichi Vendola che ieri mattina ha firmato il protocollo d'intesa con sindacati e associazioni di categoria e datoriali per l'istituzione dell'Osservatorio regionale sui quindici distretti produttivi.
Nel dettaglio, il neo nato Osservatorio avrà una duplice funzione: da un lato, monitorare l'andamento dei programmi di sviluppo dei distretti per garantirne l'indirizzo verso la qualità dello sviluppo e la competitività, dall'altro verificarne la coerenza delle scelte con le politiche di sviluppo economico e sociale della Regione e con i relativi strumenti di incentivazione.
Dunque, con la Regione, i sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil anche Legacoop, Confesercenti, Confartigianato, Unci, Cna, Confapi, Copagri, Confagricoltura Bari, Clai, Confcommercio, Confindustria, Confagricoltura Puglia, Cia, Coldiretti, Abi hanno messo la firma per un'intesa che è finalizzata ad avviare in via sperimentale uno strumento innovativo le cui modalità di funzionamento dovranno tuttavia essere definite nel primo tavolo di confronto. Un tavolo che avrà l'obiettivo di approfondire l'analisi sulle scelte e gli strumenti di sviluppo economico adottati dalla Regione, fornire un supporto informativo sull'andamento dei programmi dei distretti e analizzare le possibilità di accordi interdistrettuali.
Le sue attività - fa sapere la Regione - si concluderanno con una proposta definitiva di istituzione dell'Osservatorio e con la definizione dei relativi obiettivi, entro giugno.
Lo stesso tavolo, coordinato dall'Area Politiche per lo Sviluppo, il Lavoro e l'Innovazione, sarà costituito dalla Regione Puglia dagli altri sottoscrittori del protocollo e dal comitato regionale per il monitoraggio del sistema economico, produttivo e delle aree di crisi. [...]

Da "Il Paese Nuovo" del 25 febbraio 2010 (pag. II)